Monza-Samb, la partita infinita. Il gol al 96', le accuse e, forse, le scuse

Una chiacchierata su Facebook può creare il putiferio. Chiedere a Giacomo Biondi, difensore della Sambenedettese che ha scatenato le ire del Monza. Riassumiamo i fatti: i brianzoli vincono all'ultimo secondo contro i marchigiani. Una rete strepitosa, quella decisiva di Anastasio, ma che i rossoblù contestano apertamente affermando che il match dovesse concludersi diversi secondi prima. 

Dispute sul cronometro a parte, in una trasmissione locale, trasmessa anche sui social, Biondi si lascia andare a delle accuse di un certo tipo: il Monza sarebbe stato aiutato, l'arbitro è stato condizionato dall'ambiente e via di questo passo. Un pensiero da tifoso espresso da un tesserato. Non il massimo, soprattutto se si usano certi termini.

Il Monza fa come la polizia in un film mai girato ma reso celebre dalla saga di Fantozzi: s'incazza. E dirama un comunicato di una certa durezza: "la gravità delle dichiarazioni rilasciate ad una televisione privata dal giocatore della Sambenedettese Giacomo Biondi, non può essere attenuata neppure dal clima surriscaldato che è proprio di un sforzo agonistico. Esse, rese a freddo, sembrano invece frutto di un convincimento tanto assurdo e sconnesso dalla realtà quanto meritevole di severa stigmatizzazione".

Critica piccata che potrebbe aprire l'infinito dibattito sul modo di intendere le parole di Biondi: una chiacchiera tra amici o una seria presa di posizione? Entrambe, purtroppo per il difensore, errate. Nel primo caso perché davanti a una telecamera non si è al bar, soprattutto se quella telecamera punta dritta al pubblico quasi infinito dei social. Nella seconda ipotesi il perché lo spiega direttamente il Monza nella breve nota sopra. 

Per chiudere la questione nel migliore dei modi possibili, servirebbe un chiarimento, pubblico o privato, da parte del diretto interessato o della società che rappresenta col team biancorosso. E poi, magari, si potrà tornare ad ammirare tutti insieme il meraviglioso gol di Anastasio. Che ci ha regalato la prodezza più polemica di questo campionato.