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Le deluse del girone B: addio sogni di gloria, Perugia e Torres si giocano la salvezza

di Marco Pieracci

Il ritiro estivo in Argentina, le rinnovate ambizioni della proprietà desiderosa di riscattare la deludente stagione precedente conclusa fuori dai playoff: tutto lasciava presagire che questo potesse essere l’anno del riscatto per il Perugia. Invece, se possibile, le cose stanno andando addirittura peggio: al giro di boa sono appena 15 i punti portati a casa, 12 dei quali arrivati dopo il doppio cambio di guida tecnica, reso inevitabile dal disastroso andamento sotto le gestioni Cangelosi (3 pareggi e 2 sconfitte) e Braglia (0 punti in 4 partite). La situazione resta critica, anche se non più drammatica come prima: il ritorno di Giovanni Tedesco ha riportato un po' di serenità nell'ambiente ed è coinciso con un netto miglioramento in termini di risultati che fa ben sperare in vista del girone di ritorno ma, in rapporto alle aspettative iniziali, la formazione biancorossa è a pieno titolo una delle due grandi deluse del girone B. 

L’altra, non per blasone ma per storico recente considerando l'andamento delle ultime annate, è indubbiamente la Torres: fanalino di coda nel campionato in corso con 11 punti e una sola vittoria, ottenuta 4 mesi fa al debutto col Pontedera. Fa una certa impressione mettere a confronto la classifica attuale con quella degli scorsi anni: il crollo è stato verticale. Nel frattempo Pazienza ha ceduto la panchina a chi l’aveva occupata fino a pochi mesi prima ma, al netto dei progressi incoraggianti sul piano delle prestazioni, Greco non è ancora riuscito a spezzare l’incantesimo. L'obiettivo è cambiato in modo drastico, con tutte le conseguenze del caso: se gli ultimi piazzamenti (secondo e terzo posto) non erano stati accolti del tutto positivamente dalla piazza, anche per alcuni scivoloni fragorosi come quello con l'Atalanta U23 negli spareggi promozione, adesso evitare la retrocessione diretta diventa la priorità assoluta.


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