Forlì, Cavallini: "Serve calma. Contro l’Ascoli uno stimolo"
Rimanere lucidi, non farsi travolgere dall’ansia e continuare a lavorare: è questa la strada indicata da Giacomo Cavallini, intervistato dal Corriere Romagna, per uscire dal momento complicato del Forlì, reduce da tre sconfitte consecutive e dal pari amaro contro il Bra, maturato dopo 70 minuti in superiorità numerica.
"È stata una settimana con l’amaro in bocca per la mancata vittoria di sabato" racconta il terzino sinistro. "Il match si era messo in discesa, eppure non siamo riusciti a portarlo a casa". L’1-1 finale ha lasciato rimpianti anche per una gestione offensiva rivedibile: "Undici contro dieci si poteva attaccare di più la porta e riempire meglio l’area. Pur avendo giocatori bravi, non è la nostra principale caratteristica. Ci sono tante situazioni che avremmo potuto gestire meglio, ma è inutile recriminare. L’umore non è al massimo, ma questo deve darci le motivazioni per affrontare al meglio le prossime gare e rialzare la testa".
Lunedì la trasferta sul campo dell’Ascoli terzo in classifica non spaventa Cavallini: "Confrontarci con una squadra al vertice sarà uno stimolo, e giocare in un palcoscenico così importante è motivo di grande motivazione. Dovremo approcciare bene la partita e cercare di ricavarne il più possibile: il top sarebbero i tre punti, ma anche uno andrebbe bene. L’importante è che ci sia la prestazione, il resto verrà di conseguenza".
Nonostante il recente blackout, la classifica resta corta: complici i risultati e l’esclusione del Rimini, il Forlì è settimo a soli tre punti dal quarto posto. "A differenza del Girone A, dove il Vicenza ha già staccato tutti, questo è un girone molto equilibrato, sia per la lotta al vertice sia per quella playoff".
Il bilancio personale di Cavallini resta positivo: "Stiamo facendo un ottimo percorso, specie considerando che siamo una neopromossa. A livello personale sono soddisfatto: a parte le gare saltate per pubalgia, ho giocato con continuità trovando anche qualche bonus. Ci tengo, ma la priorità resta la prestazione, così da aiutare la squadra a centrare i traguardi prefissati".