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DG Entella: "Niente voli pindarici, classifica dà fiducia"

di Giacomo Principato

Matteo Matteazzi, direttore generale dell’Entella, è intervenuto ai microfoni di TMW Radio.

La classifica al momento vi vede a soli tre punti dal Pescara capolista. Quanto pesa la sconfitta nello scontro diretto con gli abruzzesi?
“Pesa, anche se la reazione che c’è stata dopo è stata positiva, la voglia di rivalsa è stata un fattore. Non era facile reagire alla sconfitta perché in quel momento eravamo appaiati in classifica ma il gruppo ha dimostrato di essere unito e determinato”.

Nelle ultime due partite avete superato il Legnago e prima battuto la Spal 2-0 in trasferta.
“Sono state due gare complicate, soprattutto la prima, che poteva essere difficile da preparare, ma dopo il primo gol abbiamo legittimato la vittoria. Vincere a Ferrara non era facile. Al momento la classifica sta andando anche un po’ oltre le nostre aspettative. Ripartivamo dalla delusione dell’anno scorso e sicuramente i presupposti non erano questi, ma i punti sono tutti meritati e la squadra sta facendo un ottimo lavoro”.

Lei e Superbi avete allestito una squadra con nomi meno altisonanti, ma forse più quadrata e completa.
“Vanno fatti i complimenti a Superbi e a Daniele Rosso, che ha fatto un grande lavoro di scouting. Guiu, Castelli, Casarotto e Franzoni sono tutti funzionali al progetto e li abbiamo fatti arrivare da piazze nelle quali avevano fatto bene, ma magari meno importanti. Volevamo che per loro Chiavari fosse uno step di crescita, adesso stanno facendo la differenza le motivazioni”.

Guiu effettivamente ha una qualità devastante, che operazione è stata?
“È stata un’operazione perfetta perché quelle caratteristiche che ora sta mostrando, negli ultimi anni venivano apprezzate ma non erano così chiare agli addetti ai lavori. C’era un margine di miglioramento che sta venendo fuori in questa parte di stagione”.

È presto per parlare di obiettivo Serie B?
“La storia degli ultimi dieci anni ha visto l’Entella sempre in B o in posizioni alte di Lega Pro. È chiaro che poi ci si scontra con la realtà e bisogna calarsi bene nella mentalità della Serie C. Non possiamo fare voli pindarici, ma guardare il nostro percorso e trovare spunti di miglioramento in ogni partita. Poi essere nelle prime posizioni è un grande merito della squadra ed è una grande iniezione di fiducia”.

Una bella storia da raccontare è quella di Gabriele Costa, che dieci anni fa campeggiava nella locandina degli abbonamenti dopo la promozione in B, mentre ora esordisce in Prima Squadra.
“È una bella storia perché dieci anni fa era un bambino che è cresciuto insieme al percorso dell’Entella. Abbiamo un sacco di adolescenti che prima non conoscevano l’Entella e che ora si sono affezionati a questa realtà. La storia di Costa è bella ed è emblematica di una generazione di ragazzi chiavaresi che sono cresciuti insieme alle vittorie dell’Entella degli ultimi dieci anni. Abbiamo la fortuna di avere una proprietà che ci fa lavorare bene da tanto tempo, cosa importante anche nel settore giovanile, dove la continuità è fondamentale. Anche Lipani che non è più un giovane è comunque emblematico sotto questo punto di vista”.


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