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Carpi, nodo Cabassi: Bonzanini apre al confronto sulla nuova convenzione

di Laerte Salvini

Si avvicina una scadenza chiave per il Carpi e per la gestione dello Stadio Cabassi. Il 15 agosto 2026 termineranno infatti i primi tre anni della convenzione firmata nel dicembre 2023, una data che inizia già ora a pesare sulle valutazioni strategiche del club biancorosso.

A fare il punto, come riporta Il Resto del Carlino, è stato il direttore generale Enrico Bonzanini, intervenuto a margine del pranzo natalizio con la stampa. Nei giorni scorsi c’è stato anche un primo incontro preliminare con l’amministrazione comunale per avviare il confronto sul futuro dell’accordo. “Le soluzioni sarebbero due: o uscire dalla convenzione attuale o rinnovare in modo tacito accedendo agli altri tre anni”, ha spiegato Bonzanini, chiarendo però subito le criticità della seconda ipotesi. “Quest’ultima, alla luce dei costi attualizzati di gestione, non risulta più sostenibile”.

Da qui la necessità di guardarsi attorno e valutare scenari alternativi. “Stiamo studiando per capire se esistano altre possibilità o esempi che possano essere da modello o ispirazione”, ha aggiunto il dg biancorosso. “Abbiamo portato ad esempio una tipologia di gestione già applicata in un’altra realtà di Serie C, che però abbiamo scoperto essere di difficile applicazione”.

Il confronto, dunque, resta aperto. “Non smetteremo di cercare soluzioni alternative e migliorative”, ha concluso Bonzanini, lasciando intendere che il tema della convenzione del Cabassi sarà centrale nell’agenda del Carpi nei prossimi mesi.


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