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Barba, capelli lunghi e non italiano: così Granoche beffa Berlusconi

di Sebastian Donzella

Uruguagio, 35 anni, capelli lunghi, barba incolta e tatuato. L'ultimo profilo, probabilmente, che Silvio Berlusconi prenderebbe in considerazione per il suo Monza. Eppure il destino ha fatto sì che fosse Pablo Granoche a dare il primo dispiacere dal vivo al nuovo patron brianzolo. Il bomber della Triestina, rientrato nella squadra che l'ha lanciato nel calcio nostrano, ha fermato in extremis i biancorossi.

L'ha fatto dal dischetto, è vero, ma poco conta. Un gol è sempre un gol e tirare un penalty a tempo scaduto non dev'essere proprio la cosa più semplice del mondo. Soprattutto se il proprietario della squadra che hai di fronte vorrebbe solo giocatori italiani, giovani, con i capelli in ordine, senza barba e senza alcun tattoo.

E così, paradossalmente, "El Diablo" ha confezionato la prima beffa in Serie C per l'ex presidente dei Diavoli. Togliendo dalle mani del Monza il primato nel Girone B, rimasto al Pordenone nonostante il pari col Vicenza, e permettendo alla Triestina di portare via un punto preziosissimo dal "Brianteo". Con tanti saluti dal capelluto vecchietto sudamericano.


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