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Ascoli, Tomei: "Stiamo dimostrando di essere sulla buona strada"

di Laerte Salvini

Alla vigilia della sfida del “Curi” contro il Perugia, mister Tomei ha parlato dalla sala stampa del Picchio Village. Una partita speciale, perché i grifoni restano una squadra dal grande blasone e dal pubblico caldo, richiamato in massa per spingere i propri beniamini alla prima vittoria stagionale. “Affrontiamo una squadra forte, con storia e nomi importanti per la categoria – ha sottolineato l’allenatore dell'Ascoli – e sappiamo che ci aspetta un ambiente entusiasta. Ma per noi è solo uno stimolo in più: giocare in uno stadio pieno è sempre affascinante e dovremo concentrarci sul campo. Anche noi abbiamo grande voglia di portare a casa i tre punti, per dare continuità al percorso di crescita che stiamo facendo”.

Il tecnico, costretto a vivere la gara da fuori per squalifica, si è soffermato sulle prestazioni dei suoi: “Sono molto contento di come la squadra sta interpretando le partite, abbiamo già affrontato avversari di livello come Ternana e Juventus Next Gen, e stiamo dimostrando di essere sulla buona strada. È chiaro che negli ultimi venti metri dobbiamo essere più cinici, ma il lavoro settimanale sta dando frutti e il gruppo cresce giorno dopo giorno. Abbiamo un’idea chiara, che i ragazzi stanno assimilando. Contro squadre chiuse a difendere basso non è sempre facile, a volte ci vogliono i guizzi o i piazzati per sbloccarla. Con la Juve Next Gen abbiamo colpito due pali e avuto un salvataggio sulla linea, non sempre è solo questione nostra: ci sono anche gli avversari che ti limitano. Ma sono soddisfatto perché i nuovi si stanno inserendo bene e ci danno la possibilità di variare più soluzioni”.

Il tecnico ha speso parole anche sulla condizione dei singoli: “Gori, Rizzo Pinna, Pagliai e Corradini stanno recuperando terreno dopo aver saltato il ritiro. Sono tutti a disposizione e per me possono partire dall’inizio come subentrare, senza differenze. Con i cinque cambi il calcio è cambiato: servono 22 titolari e spesso chi entra fa la differenza. È importante che tutti si sentano coinvolti e pronti a determinare”.

Infine, una riflessione sul gesto che è costato le sette giornate di squalifica: “Il gesto è da condannare e mi scuso con arbitro e avversari. È stata una reazione istintiva, di nervosismo, non certo la volontà di far male a qualcuno. Non sono una persona violenta e non voglio che passi un’immagine diversa da ciò che sono e da ciò che questa società rappresenta. Mi servirà da lezione”.

Lo sguardo torna quindi alla sfida con il Perugia, da affrontare con attenzione e rispetto: “Non bisogna farsi ingannare dai tre pareggi iniziali: è una squadra forte, che può far male in ogni reparto. Noi dovremo avere le antenne dritte e affrontare la gara con la giusta lucidità. Ci sarà anche una bella presenza dei nostri tifosi al seguito, e sapere che saremo sostenuti da quasi mille ascolani è una spinta importante in un ambiente come il Curi”.