AD Imolese a zero sulla vecchia proprietà: "Atto truffaldino inaudito, adiremo le vie legali"
Zero peli sulla lingua e tante dichiarazioni che faranno discutere. Giuseppe Deni, nuovo amministratore delegato dell'Imolese, nel corso della conferenza stampa di presentazione del nuovo board rossoblù, ha così raccontato, dal suo punto di vista, gli ultimi mesi in quel di Imola, con accuse pesanti nei confronti della precedente proprietà che, sicuramente, avranno degli strascichi: "Come tutti ricorderanno, nella prima conferenza stampa era presente l'ex proprietario De Sarlo. All'epoca ci eravamo espressi in maniera molto positiva nell'ambito dei rapporti avuti nel passaggio di proprietà. Appena ci siamo insediati abbiamo invece scoperto che c'erano una serie di criticità molto pesanti all'interno dell'Imolese: abbiamo trovato stipendi non pagati, tasse non pagate, situazioni debitorie incancrenite da anni. Una situazione che definirei un disastro. Parlando con i miei soci e con i miei collaboratori, siamo arrivati a determinare di rimboccarci le maniche e mettere una pezza a questa situazione. Riteniamo di esserci riusciti perché abbiamo pagato tutti gli stipendi, abbiamo onorato tutti gli impegni di natura fiscale e tributaria, abbiamo cercato di dare una tranquillità dal punto di vista economico all'Imolese, principalmente per la città e per il brand della squadra".
Il neo-amministratore delegato rincara la dose, con parole davvero pesanti all'indirizzo della precedente gestione, promettendo di portare la questione in tribunale: "Con i nostri legali abbiamo iniziato delle procedure nei confronti della vecchia società sia di natura penale che di natura civilistica per i danni arrecati alla società. Tenete presente che noi ci siamo trovati davanti a un atto truffaldino inaudito: mentre io firmavo il closing e acquistavo la società, nello stesso istante venivano rinnovati fraudolentemente sei contratti a tutto lo staff tecnico. Cosa che non poteva essere fatta perché c'erano accordi precedenti che tutto quanto riguardava la straordinaria amministrazione venisse condiviso con la nuova proprietà. Questo la dice chiara nei rapporti che ci sono con la vecchia proprietà. Ci siamo messi tre amici al bar: il dottor Coppa che è un bancario, il dottor Cutrufo che è un grande imprenditore e io che sono un consulente. Abbiamo creato una sintesi e stiamo vedendo di portare avanti questo progetto calcistico a Imola. La prima cosa che ci siamo detti è che c'è bisogno di un forte apporto economico per riequilibrare gli squilibri. Ci siamo già attrezzati con dei conferimenti in conto capitale. Questo è lo stato dell'arte a oggi dell'Imolese".
Poi le novità a livello tecnico: "Vorrei parlare un po' di calcio. Quando siamo venuti, ci siamo trovati una squadra di qualità, ragazzi importanti, però con una forte dose di inesperienza. Abbiamo aspettato che si aprisse il mercato di riparazione e, insieme ai miei amici, abbiamo cercato di contrattualizzare i giocatori importanti, cosa che abbiamo fatto. Qualcuno ha già debuttato, qualcuno lo farà nelle prossime giornate. A oggi riteniamo di aver dato all'allenatore una compagine di tutto rispetto dal punto di vista dei nomi. Abbiamo fatto delle scelte anche di natura tecnica: abbiamo ritenuto di assumerci direttamente noi la responsabilità della gestione della società. Per cui di comune accordo, anzi colgo l'occasione di ringraziare, il direttore generale, dottor Luigi Ponte, che ha fatto tanto per questa società e ci ha dato una mano d'aiuto. A lui va il mio ringraziamento. A lui e anche a Emanuele Righi, che tanto si è adoperato. Aveva avuto delle determinazioni a inizio stagione con la vecchia proprietà e ha continuato con noi in maniera seria e reale. Ritengo che abbia fatto un ottimo lavoro. Però abbiamo ritenuto opportuno fare delle scelte e prenderci direttamente noi la responsabilità, senza addossare colpe o situazioni varie ai nostri collaboratori. Ci siamo detti: se sbagliamo, sbagliamo noi, se facciamo bene, facciamo bene noi".
In chiusura, Deni rivela il nuovo organigramma societario: "Abbiamo deciso di fare questo management: il dottor Coppa rimane presidente come prima, il nuovo direttore generale sarà il dottor Cutrufo, io assumerò la carica di amministratore delegato. L'area tecnica sarà affidata a un soggetto che abbiamo identificato ma di cui non diremo oggi il nome perché deve svrigare alcune formalità burocratiche. L'area tecnica sarà coadiuvata anche dal signor Giuseppe Cammarata che rimarrà in società".