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Vicenza, Morra: "Contento del gol, dobbiamo guardare solo noi stessi"

di Marco Pieracci
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Match winner della sfida contro il Novara, l'attaccante del Vicenza Claudio Morra ha parlato così dopo il triplice fischio: "Sono contento perché era un gol che serviva, poi abbiamo fatto una buona prestazione, era una partita particolare, quindi sono contento del gol ma soprattutto della vittoria che serviva tanto. La palla è arrivata un po’ larga, l’ho portata dentro e l’ho allargata, mi sono buttato dentro in area e mi sentivo che mi sarebbe arrivata. È stata una gioia grossissima, perché era quello che volevamo da tutta la partita e quindi era la cosa che aspettavamo.

Come abbiamo vissuto la settimana? Sicuramente non l’abbiamo vissuta bene, nel senso che, ovviamente, quando ti fermi un attimo, non sei contento. Però sicuramente abbiamo reagito da subito e ci siamo allenati forte, abbiamo capito le cose che dovevamo fare meglio e stasera siamo partiti subito forte, quindi è servito anche quello.

Episodio incriminato? Ero proprio io. Poi non l’ho neanche preso in faccia, era una cosa da gioco, io sono andato indietro e poi in avanti, sulla maglia, mentre lui si è buttato con le mani in faccia. Io non avevo nemmeno capito che avesse fischiato fallo, poi mi sono girato e ho visto Capone che era a fianco a me e che tornava indietro con l’arbitro che gli ha dato il giallo. I collaboratori gli avevano suggerito ma non ha voluto ascoltare e non ha cambiato idea. Se si è confrontato con il quarto uomo? Il quarto uomo ha provato a parlargli, non so se non ho capito. Ha detto che è stato il 90 a far fallo, poi le cose non sono cambiate. Sicuramente è una cosa che ha cambiato la partita, per come stavamo giocando. Mi dispiace soprattutto per Capone, perché stava facendo una buona partita, però sono contento che alla fine tutto si sia aggiustato e che abbiamo portato a casa la partita, questa è la cosa importante.

Sono passato sotto la Curva al momento della sostituzione? Ero molto contento, ho sentito la gratitudine, l’affetto e l’attaccamento dei tifosi e questo può solo che dare carica.

I tifosi hanno sostenuto incessantemente? Sicuramente è una cosa che fa la differenza, poi quando attacchi sotto la Curva, lo senti ancora di più e porta ancora più entusiasmo e carica, perché eravamo 1 contro 10 ed eravamo anche stanchi, ma quello ti dà poi quel qualcosa in più per continuare fino alla fine, è anche merito loro del fatto che abbiamo continuato ad attaccare.

Lecco? Sicuramente andare dopo una vittoria aiuta sempre, però dobbiamo anche capire che non era finita quattro giorni fa e non è cambiato nulla oggi, quindi dobbiamo continuare come stiamo facendo, anche e soprattutto in settimana che andiamo forte. Dobbiamo guardare noi stessi, dare il massimo e portare più vittorie a casa possibile.

Dedica? Le altre volte ho dedicato le reti alla mia famiglia. Oggi la dedica è a tutta la squadra, ho segnato io ma poteva esserci chiunque al mio posto. Il gol era proprio voluto da tutti e si vedeva, quindi lo dedico a noi che stiamo facendo un buon cammino con la voglia di fare qualcosa di importante”.


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