V.Verona, Gatti: "Ci auguriamo di ripetere il girone di ritorno dell'anno scorso"
Partita dai due volti per la Virtus Verona sabato contro il Lumezzane, terminata 0-0. Paradossalmente la squadra veneta ha giocato meglio e con più soluzioni quando i valgobbini erano in undici (al 47' c'è stata l'espulsione di Gallea), costruendo anche tre-quattro occasioni nitide dove il portiere è stato bravissimo. Poi, quando loro si sono chiusi dopo l’espulsione, la squadra di Fresco ha avuto più difficoltà: "Sì, dal campo ho avuto la stessa percezione - ha spiegato in sala stampa il mediano Christian Gatti. - Il primo tempo è stato ottimo: abbiamo giocato bene, creato tre-quattro palle gol chiare. Nel secondo è fisiologico che, rimanendo in dieci, si chiudessero e noi facessimo più fatica. Forse è mancata un po’ di fantasia e lucidità negli ultimi metri: su qualche giocata potevamo fare meglio. E magari anche un pizzico di cattiveria in più".
Si chiude il girone d’andata a 18 punti: c’è questo contrasto tra la sensazione di non aver raccolto tutto quello che si meritava e una progressione oggettiva nell’ultimo periodo, sia nei punti che nelle prestazioni e nella solidità, infatti la Virtus ha chiuso in serie positiva da cinque turni. "Nell’ultimo periodo, come dicono i risultati, siamo in ripresa. Abbiamo ritrovato certezze che magari erano mancate prima e stiamo riscoprendo il nostro modo di giocare: più spensierati, più sereni, senza guardare troppo la classifica. I risultati ci hanno dato questa consapevolezza. Chiudiamo a 18 punti, che potevano essere 20, ma c’è tutto un girone di ritorno da giocare. Ci auguriamo di ripeterlo come quello dell’anno scorso".
La Virtus è spesso stata all’altezza contro le squadre di alta classifica. Invece, negli scontri con formazioni che sporcano la partita, aspettano basse e non fanno giocare a calcio, quest’anno è stato un po’ il tallone d’Achille: "È lì la svolta che cerchiamo. Nel girone d’andata contro le squadre che lottano per vincere abbiamo fatto molto bene. Probabilmente andiamo in difficoltà quando ci vengono a prendere alto, ci pressano forte e non ci fanno giocare. In quelle partite perdiamo un po’ noi stessi. Dobbiamo essere bravi a non farci sorprendere: sanno come prepararle e noi dobbiamo trasformare quella situazione in un punto di forza, sfruttando anche la minima occasione per fare gol".