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Triestina, Celeghin: "La salvezza equivale alla vittoria del campionato"

di Marco Pieracci

Enrico Celeghin, nuovo centrocampista della Triestina, è stato presentato uffiicalmente oggi. Queste le sue dichiarazioni riprese da trivenetogoal.it: "Mi ha convinto sicuramente l’importanza della piazza. Questo è stato uno dei motivi che mi ha spinto a venire qua e non ci ho pensato un attimo. Sappiamo della situazione della squadra, siamo ultimi, ne siamo consapevoli, ma penso che salvarsi qui sia un obiettivo tanto importante quanto potrebbe significare vincere da altre parti. Per noi la salvezza equivale a una vittoria del campionato. Abbiamo quattro mesi e quindici partite da adesso. Nel gruppo e nell’ambiente c’è della giusta positività, vista la situazione di classifica. E’ giusto non deprimersi, visti i risultati, ma è giusto affrontare il tutto nel modo migliore. Sono arrivato qualche giorno prima di Tavernelli e ho trovato un gruppo sano, forse un po’ provato dalla difficoltà di questi mesi, visti anche i presupposti che c’erano a inizio stagione. Però, siamo tutti concentrati, sul pezzo, perché inizia adesso, con la fine del mercato, un nuovo campionato. Sono quindici partite, ma possiamo recuperare. Ho sempre fatto il centrocampista, ma ho fatto sia la mezzala che il play. Domenica sono entrato come mezzala ed è un ruolo che riconosco mio, spero di dare un contributo in entrambe le fasi. L’annata scorsa a Renate è stata positiva, ho trovato continuità e buone prestazioni. Sono rimasto dopo il prestito a Como, ma ho trovato solo un po’ di spazio all’inizio. Poi, sempre di meno, un po’ per vari motivi, anche perché la rosa che il mister aveva a disposizione è molto ampia. Ho visto delle differenze rispetto alla C, però penso sia nelle possibilità di diversi giocatori della C ambire a qualcosa in più. Le cose fondamentali sono il lavoro, la continuità, la professionalità e la voglia di migliorarsi. Poi, c’è chi riuscirà a fare il salto di categoria e chi no. Io mi auguro di riuscire a farlo il prima possibile, ma abbiamo questi mesi a disposizione per un obiettivo che è molto grande. Sento la responsabilità, ma sono un ragazzo ambizioso e autocritico e la pressione me la metto già io personalmente. Sono contento la piazza si aspetti buone cose da me, è una responsabilità che mi prendo volentieri. Il direttore mi ha chiesto di portare anche spensieratezza e entusiasmo. Ha stemperato la tensione della situazione. Conosco le mie potenzialità e penso ci sia solo bisogno di mettersi al servizio delle squadra. Ho vissuto anche l’anno scorso il Girone A di Serie C, e ho notato che nella parte bassa della classifica c’erano squadre meno organizzate e questo complica un po’ la situazione, ma siamo una squadra forte. Un filotto ci potrebbe dare una mano, ma dobbiamo pensare di partita in partita e dobbiamo lavorare su noi stessi. Così ne usciremo secondo me. Anche solo dalla tribuna ci si rende conto di che stadio è questo. L’anno scorso ero squalificato e non ho giocato qui da avversario, però, anche solo entrare in campo e vedere l’ambiente, avere un’idea dell’importanza della squadra e dello stadio… Vedremo che impressioni darà. Sappiamo che nel girone di ritorno le partite non tornano più e alla fine del girone, dove ci saranno delle possibili parità, sappiamo che partite come questa che affronteremo con il Trento, sono importanti”.


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