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Trento, Tabbiani: "Il campo ha detto una cosa e il risultato un’altra"

di Valeria Debbia
Luca Tabbiani

Una sconfitta che brucia particolarmente in casa Trento quella odierna contro l'Inter U23, anche perché termina a nove la striscia di risultati utili consecutivi dei gialloblù che hanno disputato una grandissima partita, collettiva e individuale: "È una di quelle partite che capitano ogni tanto: il campo dice una cosa e il risultato un’altra - ha esordito in sala stampa mister Luca Tabbiani. - Fa male, è normale, ma i ragazzi devono andare a casa orgogliosi di quello che hanno fatto. Per un quarto d’ora sei giù, l’emozione del risultato ti schiaccia, ma poi devi avere la forza di guardare oltre. Domenica a Trieste abbiamo portato a casa un punto e siamo usciti più arrabbiati perché avremmo potuto fare di più; oggi usciamo con zero e invece dobbiamo essere più contenti. È l’esempio perfetto di come il risultato non debba mai condizionare il giudizio sulla prestazione".

Anche Vecchi ha parlato di “sofferenza” e ha riconosciuto che il risultato non rispecchia quanto visto in campo: "Quanto brucia? Brucia, ma solo per il punteggio. Sul piano della prestazione non c’è assolutamente nulla di negativo da rimproverare. Abbiamo concesso pochissimo a una squadra fortissima, tecnicamente e fisicamente. Abbiamo creato cinque-sei occasioni nitidissime: la parata sul tiro di Dalmonte è strepitosa, il quasi-autogol di Pellegrini è stato salvato dal portiere in modo incredibile… Abbiamo affrontato un blocco basso, è difficile creare con continuità, ma le occasioni le abbiamo costruite eccome. Il rammarico è esclusivamente sul risultato".

I gialloblù sono stati bravissimi a mantenere una pressione costante, senza innervosirsi contro un muro: "I tre davanti e i tre in mezzo hanno pressato con continuità per novanta minuti. Contro squadre così chiuse serve pazienza infinita: non puoi pensare di creare cento occasioni, devi trovare il momento giusto. Ci siamo riusciti più volte. Nel primo tempo l’Inter è stata molto passiva, nel secondo ha provato ad alzare il ritmo ma i ragazzi sono stati bravissimi a riabbassarli subito. È stata una partita davvero bella, conclusa in modo amaro. A volte dalle sconfitte prendi addirittura più cose positive che dalle vittorie: oggi è proprio il caso".

Da diverse partite la squadra di Tabbiani mantiene uno standard alto di prestazioni: "Sì, e questo è fondamentale. Prima della gara ho detto ai ragazzi: «Non corriamo i 100 metri, noi siamo maratoneti». Uno si allena quattro anni per correre 10 secondi; il nostro lavoro è di lungo termine. La continuità di prestazioni e di soluzioni che i ragazzi stanno trovando farà la differenza. Qualche punto l’abbiamo lasciato per strada nella fase centrale dell’andata, ora dobbiamo provare a recuperarlo in queste ultime quattro partite prima della sosta. Poi stacchiamo e ci prepariamo per un grande girone di ritorno.
L’ottimismo c’era anche nella serie di pareggi e oggi, dopo una prestazione del genere, ce n’è ancora di più
".