Top & Flop di Vicenza-Padova
Si chiude con un pareggio di 1-1 allo stadio 'Romeo Menti' un intenso derby veneto tra Vicenza e Padova, valevole per la ventunesima giornata del Girone A di Serie C. Nella prima frazione partita combattuta e a intensità piuttosto alta con tanti duelli e contrasti in mezzo al campo, come di consueto in queste tipologie di sfide. A comandare maggiormente il match sono i padroni di casa ma a costruire la prima occasione nitida è la formazione ospite con Russini che riceve da De Marchi, si guadagna lo spazio per concludere e manda il pallone di un soffio sopra la traversa. La reazione biancorossa non si fa attendere e arriva con un calcio di punizione di Stoppa che impegna per la prima volta Donnarumma. A pochi minuti dallo schiocco della mezz'ora passa in vantaggio in contropiede il Padova: Liguori con una gran serpentina in area serve prima De Marchi, la cui girata viene respinta da Confente e poi rocambola sui piedi di Jelenic che da posizione defilata spinge il pallone in rete. Incassato lo svantaggio, il Vicenza si catapulta in avanti e sfiora subito la via del gol a più riprese con il suo uomo più pericoloso: Dalmonte. Il numero sette riesce a creare diversi problemi agli avversari nel finale di tempo: prima gira debole di testa davanti a Donnarumma dopo un cross di Stoppa e successivamente, allo scadere con un destro a giro, manda a lato di poco. Ad avvio ripresa sono gli ospiti ad andare vicini alla rete con De Marchi che, imbucato da Dezi, si fa ipnotizzare dall'estremo difensore biancorosso facendo sfumare così una palla gol davvero clamorosa. Con il passare dei minuti, i padroni di casa iniziano a sbagliare meno scelte e a costringere gli avversari alla difensiva. A venti dalla fine arriva il pareggio tanto cercato dal Vicenza con Ferrari che raccoglie il suggerimento di Ierardi e da due passi mette la sfera alle spalle di Donnarumma. Il finale è ricco di capovolgimenti di fronte sia da una parte che dall'altra ma senza reti. Prima del triplice fischio finale viene però colpito anche un incredibile incrocio dei pali dal grande ex biancoscudato Ronaldo che dalla panchina rischia dopo pochi secondi di deciderla con una magia. Arriva comunque il nono risultato utile per gli uomini di Francesco Modesto che volano a quota 38 e a una sola lunghezza dalla vetta mentre la formazione di Vincenzo Torrente conquista il quinto punto in tre partite e resta in zona play-off. Ecco qui i top e flop della sfida:
TOP:
Franco Ferrari (Vicenza): una costante minaccia all'interno dell'area di rigore avversaria. Cerca sempre di posizionarsi da bomber al punto giusto al momento giusto, come in occasione del gol realizzato. Mette sotto pressione la linea difensiva ospite con i suoi movimenti a cercare varchi e disputa inoltre una gara di grande quantità, aiutando i compagni in fase di non possesso. Arriva per lui anche l'undicesimo centro stagionale. INCISIVO
Michael Liguori (Padova): una vera e propria spina nel fianco della difesa biancorossa. Ancora una volta si dimostra il giocatore più determinante dei suoi. Dalle sue iniziative partono le migliori chance biancoscudate ed è proprio lui a portare avanti il contropiede, con tanto di serpentina dentro l'area, trasformato in gol. Rifinisce le azioni e prova a chiuderle con qualità. PERICOLOSO
FLOP:
Michele Cavion (Vicenza): non una gara positiva da parte sua. Fa fatica a dettare i tempi di gioco nella costruzione dell'azione, non riesce mai a mettere ordine alla manovra biancorossa ed è spesso lento a gestire il possesso della sfera. Sbaglia numerosi appoggi e mette in difficoltà in più circostanze i compagni con errori evitabili. IMPRECISO
Michael De Marchi (Padova): non riesce a incidere come avrebbe potuto, mancando l'opportunità che poteva regalare la vittoria ai suoi. In occasione del gol della sua squadra, è prima lui da distanza ravvicinata a calciare addosso al portiere su assist di Liguori. Per sua fortuna in qualche modo arriva comunque la rete di Jelenic ma a inizio secondo tempo si ripete facendosi ipnotizzare nuovamente da Confente. Avrebbe dovuto fare meglio. INSUFFICIENTE