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Top & Flop di Giana-Mantova

di Roberto Della Corna
Matteo Marotta (Giana)

Fino a 5' dal termine della gara, 6 per la precisione, la gara tra Giana e Mantova sembrava insinuarsi verso uno scialbo pareggio a reti bianche, come del resto la gara faceva presagire. Le vere occasioni, infatti, sono tardate ad arrivare e, quando tali, si sono equilibrate tra le parti in campo. 

Il calcio, però, è strano ed impietoso per usare dei termini gentili ed i virgiliani hanno saputo scardinare le ostili barricate martesane solamente al minuto 39 del secondo tempo (sebbene il pallino del gioco sia stato sempre nelle sua mani), quando il neoentrato Radaelli ha mandato in rete il tap-in vincente che poi darà il là alla vittoria conclusiva della squadra di Possanzini, condita anche dal gol finale di Mensah, tra i migliori dei suoi.

Con il risultato odierno il Mantova dà seguito alla striscia di 2 vittorie consecutive, allungandola a 3, issandosi in vetta alla classifica in coabitazione con Virtus Verona e Padova, anche se in seconda piazza per via della differenza reti. La Giana, al contrario, si trova costretta al penultimo posto a pari punti con il Fiorenzuola (diciassettesimo posto).

TOP:

RADAELLI (Mantova): E' l'uomo (o meglio il ragazzo) della provvidenza per i suoi. Entra a dir poco col piglio giusto ed ha il merito di piazzare in rete la più ghiotta occasione creata dai suoi compagni. RAPACE.

MAROTTA (Giana): E' il simbolo di questa Giana e non si arrende mai, in nessuna occasione. Nonostante lo svantaggio continua a ruggire e non si dà per vinto. Prima dello 0-1, poi, lotta e giostra il gioco come un giocatore della sua esperienza può e deve fare. GLADIATORE.

FLOP:

FUMAGALLI (Giana): E' un peso troppo leggero per l'attacco della Giana e non punge quando deve. Oltre a questo, fatica a trovare i giusti spazi in avanti e, quando li trova, sbaglia i tempi dei passaggi per i compagni, sciupando quelle vere e poche occasioni da rete. SPRECONE.

DEBENEDETTI (Mantova): Lo stesso discorso fatto pocanzi per Fumagalli vale anche per l'attaccante del Mantova, ma a parti invertite. In avanti è indubbiamente il meno appariscente dei suoi e rende vane quelle occasioni create dai colleghi di reparto e non. OPACO.

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