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Serie C, la Top 11 di andata del Girone A

di Sebastian Donzella
Zoma (Albinoleffe)

Terminata la prima parte di stagione, TuttoC.com vi offre la Top 11 dell'andata nel Girone A. Arduo, come sempre, fare delle scelte. Di certo c'è solo che, al giro di boa, il Padova capolista cannibalizza la scena.

PORTIERE:

Mattia Fortin (Padova): alla prima esperienza in una big, il classe 2003 conferma quanto di buono fatto vedere nel recente passato. Undici partite senza subire gol e, in diverse occasioni, la palma di migliore in campo. Il figlio d'arte è in rampa di lancio, pronto a salutare la Serie C.

DIFENSORI:

Filippo Delli Carri (Padova): benissimo dietro, benissimo avanti. Il classe '99, vero e proprio stakanovista, non ha perso mai un minuto e nemmeno una partita. Anzi, il figlio d'arte ha segnato anche quattro reti, tanti quanti i cartellini gialli sommati finora. Un girone d'andata semplicemente mostruoso.

Daniel Tonoli (Pergolettese): il classe 2002 sta dimostrando di essere uno dei centrali più affidabili, e anche letali, della categoria. L'ex Inter, al terzo anno in gialloblù, è diventato ormai un perno inamovibile della retroguardia, senza però perdere il vizio del gol: siamo già a quattro reti, con addirittura una doppietta, che lo rendono il capocannoniere del team lombardo.

CENTROCAMPISTI:

Dino Mehic (Virtus Verona): il classe 2003 è l'ennesima scommessa vinta di Gigi Fresco. Il bosniaco dai piedi buoni e dall'altezza notevole è diventato il faro della mediana rossoblù. Al punto che la Serie B ha deciso di seguirlo con grande attenzione. In continua crescita, ha segnato due delle tre reti del girone d'andata a un passo dal Natale.

Alessandro Pietrelli (Feralpisalò): il laterale offensivo è esploso tra i gardesani. Il classe 2003 sulla fascia è stato letteralmente imprendibile per tutto il girone d'andata, arrivando a siglare cinque gol, con anche tre assist a referto. E visto anche il fisico possente, la Serie A ci sta facendo più di un pensierino. Chissà se già a gennaio sarà un ex Lega Pro...

Loris Zonta (Vicenza): all'interno della corazzata biancorossa, il migliore stabilmente è il figliol prodigo. Cinque anni con il Lane, poi il passaggio al Taranto e il ritorno, quest'anno, alla corte di mister Vecchi. Che lo impiega praticamente dovunque in mediana, e non solo, avendone in cambio sempre ottime prestazioni. Non ruberà l'occhio con le sue giocate ma nel lavoro oscuro è difficile trovarne come lui.

ATTACCANTI:

Vanja Vlahovic (Atalanta U23): è vero che è il terminale della squadra col miglior attacco del girone. Ma è anche vero che dodici gol e quattro assist prima che arrivi Natale non li fai per caso. E non è un caso nemmeno che Gasperini più volte lo abbia portato con sé in prima squadra.

Samuel Di Carmine (Trento): seconda vita calcistica per il classe '88 che ha una regolarità impressionante. Non è mai rimasto a secco per più di tre gare di fila. Doppia cifra raggiunta nel girone d'andata, splendido sia a livello personale che di squadra.

Gianmario Comi (Pro Vercelli): è il giocatore più decisivo all'interno di una squadra. Le sue otto reti, infatti, rappresentano più del 60% dei gol siglati da tutto il team nella prima parte di stagione. Nove punti sono arrivati esclusivamente grazie alle sue marcature, senza contare la vittoria col Lecco arrivata anche grazie al suo gol. E visto che le bianche casacche di punti ne hanno 19, capite l'enorme importanza del classe '92 nella rosa...

Michael Liguori (Padova): premessa, in questa Top 11 vale solo quello che accade in campo, il resto è delicatissimo ed è materia di tribunali. Discutendo, dunque, il valore calcistico del giocatore, è impossibile non notare quanto sia davvero alto. Non solo per le cinque reti (sei contando anche la prima gara del ritorno) ma anche per gli otto assist. Perennemente tra i migliori in campo, la sua creatività, unita alla sua regolarità, è uno dei segreti del successo patavino. Lì davanti, insieme a Bortolussi in doppia cifra, gli avversari non possono far altro che tremare.

Mohamed Alì Zoma (Albinoleffe): anche quando non segna è perennemente tra i migliori in campo, se non il migliore, grazie a guizzi e sgasate. Girone d'andata con sette reti e tre assist e la sensazione di essere ormai pronto per il salto di categoria o, comunque, per un obiettivo d'altissima classifica.

ALLENATORE

Matteo Andreoletti (Padova): enfant prodige, a 35 anni ha già rischiato di finire in B clamorosamente con la Pro Sesto. E adesso ci sta arrivando, con una marcia trionfale, alla guida dei patavini. Sedici vittorie e due pareggi nel girone d'andata, solamente nove gol al passivo. In Italia, tra i professionisti, nessuno è riuscito a fare di meglio. Godiamocelo finché è in biancoscudato perché difficilmente lo rivedremo a breve in Serie C.


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