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Renate, Foschi: "Mancati di energie nervose, perso giustamente"

di Francesco Moscatelli
Luciano Foschi, Renate

Partite così chiare che bastano poche parole per commentare. Sarà per un turno infrasettimanale che ha prosciugato risorse, sarà perché l'AlbinoLeffe tradizionalmente è bestia nera quando viene a Meda, sarà perché serate così, nell'arco della stagione, capitano sempre. Sono tanti piccoli fattori che si sommano a creare un tabellino incontrovertibile. 0-2, da una parte un Renate semplicemente non pervenuto (unici che si salvano Mazzaroppi e un Nobile che evita un passivo più pesante), dall'altra un AlbinoLeffe che evidenzia i primi veri frutti di una continuità nella conduzione tecnica, su tutti la circolazione di palla e un buon tono atletico. Un Renate partito in campionato probabilmente troppo forte per quelli che sono i suoi valori, ma è anche vero che la "Pantera" non è quella (non) vista contro i seriani.

C'è dunque semplicemente da ricalibrare il peso di questo gruppo, alleggerendo sia il peso delle cinque vittorie sia il senso di una serata balorda. E' operazione da tecnico e uomo navigato quale Foschi che, intervenuto in sala stampa, come di consueto tiene lontani i paroloni ad effetto, gli alibi, i mea culpa strappalacrime, i j'accuse da giudice di Cassazione. Primo passo per reagire dopo una sconfitta? Leggere bene i termini della sconfitta.

"Quando si gioca male si perde: noi abbiamo giocato male e abbiamo perso giustamente" chiarisce subito il tecnico laziale. "Il risultato è figlio di tanti fattori, uno dei quali indubbiamente è l'aver speso in settimana tante energie nervose. Abbiamo corso tanto ma abbiamo corso male, siamo stati anche presuntuosi nell'atteggiamento tanto è vero che abbiamo preso un gol in contropiede dopo un minuto dal fischio d'inizio. Io non credo che siamo la squadra che avete visto: questa sera (ieri sera, ndr) abbiamo inanellato tante cose negative e spero, a questo punto, di averle fatte tutte contro l'AlbinoLeffe. Già da domenica penseremo a voltare pagina per ripartire nel modo giusto, con le nostre certezze e il nostro credo: non è una partita a farci cambiare idea su ciò che siamo. Facciamo tesoro di questa sconfitta ma, per farlo, dobbiamo leggere bene le debolezze di oggi (ieri, ndr). Le energie fisiche si possono recuperare, quelle nervose è affare più complicato, soprattutto dopo partite tirate come quella di Vicenza. Non vuole essere una giustificazione, ma se avessi avuto dieci cambi a disposizione ne avrei fatti dieci. In allenamento mi sembrava che i ragazzi fossero sul pezzo e, sulla bontà del gruppo, del resto, non posso dire nulla. Forse dopo 15 punti inconsciamente c'è un effetto di rilassamento? E' una delle possibili risposte, ma l'unico modo per superare queste domande è ricominciare a lavorare sapendo che le buone prestazioni sono possibili e nelle corde di questo Renate".