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Pro Piacenza, l'attesa infinita per un destino che riguarda anche le altre

di Claudia Marrone

Un'altra giornata di silenzio, come se il tempo fosse ancora amico. 
Di che morte dovrà morire il Pro Piacenza ancora non è dato saperlo... o meglio, di che morte dovrà morire è cosa nota, revoca dell'affiliazione alla FIGC, ma se dovrà morire o no, questo malato al quale non si vuole praticare l'eutanasia, non è ancora dato saperlo. Comunicati da parte della federazione non sono ancora arrivati, e l'attesa si protrae da due giorni.
Ma due giorni fa è solo arrivata la delibera ufficiale della Lega Pro sull'esclusione del torneo di competenza della formazione Berretti rossonera, che, dopo la mancata presentazione alla gara contro l'Inter, ha raggiunto il numero massimo di match (quattro) cui è possibile rinunciare.

Cosa si stia aspettando per i restanti comunicati viene difficile da capire. Anche per una semplice questione di rispetto verso le altre formazioni che si stanno giocando la permamenza in categoria, e che dovranno quanto prima capire se sarà annullata effettivamente una retrocessione, se i punti eventualmente ottenuti con il Pro saranno o meno omologati, se i playout subiranno variazioni: cose di non poco conto, la fine del campionato è fissata al 5 maggio. Tre mesi, anzi, poco meno di tre mesi.

Sarà quindi oggi la volta buona? Incrociamo le dita...