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Pres Pro Vercelli: "Non siamo ancora al completo. Ma niente spese pazze"

di Valeria Debbia

"Questa Pro non è ancora al completo". Lo specifica subito Paolo Pinciroli, presidente della Pro Vercelli, in un'intervista concessa ai colleghi de La Stampa. "È una Pro che conta tanti volti nuovi, dallo staff tecnico alla rosa. La sensazione è che tutti abbiano una gran voglia di lavorare, che il gruppo si stia conoscendo e crescendo. La settimana trascorsa a Druogno è stata molto utile, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche di aggregazione dei singoli". 

Ma quali saranno gli interventi da operare in sede di mercato, per colmare eventuali lacune? "Servirà la Coppa Italia ma anche la prima di campionato - sottolinea Pinciroli -. Sono arrivati tanti giovani e alcuni giocatori più esperti, come Marchetti, Serpe e De Marino. Altri arriveranno. Il mercato ormai, lo sanno tutti, si decide nelle ultime ore. Noi pensiamo di aver allestito una buon ossatura, ma di certo manca ancora qualcosa. Oggi a quasi un mese dal- la conclusione delle trattative quei giocatori che sono nel nostro mirino costano ancora troppo. Poi, alle entrate, dovranno corrispondere delle uscite. Valuteremo anche i nostri giovani: alcuni li terremo, altri li manderemo a fare esperienza".

Con un diktat: "In questi anni ho capito che la società deve essere sostenibile, che le spese pazze non possono più essere contemplate: questo non significa non avere ambizione. Se Paolo Cannavaro e Rolando Bianchi hanno accettato di venire qui è perché ritengono che la società abbia obiettivi e sia guidata da persone serie. Quest’anno puntiamo alla salvezza, da raggiungere il prima possibile, per poi divertirci. Il termine salvezza deve essere letto in positivo, con razionalità. È giusto parla- re chiaro: senza illudere nessuno. Tolte le prime sei squadre, dal Vicenza, al Padova, alla Triestina, che hanno budget altisonanti, io credo che tutte le altre ragionino come noi. Ci saranno sorprese e delusioni: speriamo di essere tra le sorprese".