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P.Patria, Le Noci: "Importante non subire gol. Belli gli applausi di Como"

di Alessio Lamanna
Le Noci ai tempi del Como

Giornata speciale quella di ieri per Giuseppe Le Noci che, da capitano della Pro Patria, è tornato nello stadio della sua città, Como. Il numero 10 bustocco con la maglia dei lariani ha anche giocato, lasciando un ottimo ricordo: arrivato nella stagione 2013/14, l'anno successivo centrò la promozione in Serie B salvo poi essere mandato in prestito a Teramo. Una volta retrocesso nuovamente in C, il Como puntò di nuovo su Le Noci nella stagione 2016/17. I suoi 36 gol in oltre 100 presenze lo rendono uno dei migliori cannonieri di sempre con la maglia della sua città. Che ieri gli ha tributato un'ovazione quando è stato sostituito. 

Le Noci ha commentato così nel postpartita: "E' stata una bella emozione. Usiamo ancora la chat di gruppo di quella squadra che ottenne la promozione in B, era un gruppo molto unito. E' passato del tempo, io però a 38 anni mi diverto ancora, ho tanta passione e cerco di impegnarmi per stare bene fisicamente. Non mi pesa e a Busto ho trovato un bell'ambiente, quindi finché è così va bene. Andar via da Como non è stata una scelta facile ma è stata obbligata dopo il fallimento, ho sperato fino all'ultimo che la società si salvasse, dopodiché Turotti mi ha chiesto di raggiungerlo a Busto: sono stato fortunato". Qualche battuta sulla partita, finita 0-0: "Complicata, contro una squadra importante e ben attrezzata, su un campo molto pesante: abbiamo fatto una gran prestazione a livello di agonismo. Dopo le ultime due sconfitte la priorità era non subire gol. E pur non facendo una partita d'attacco, siamo comunque riusciti a creare anche un'occasione per vincerla". 


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