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Pergolettese, Soncin: "Rigore? Ma la parata più difficile è stata un'altra"

di Valeria Debbia

Eroe di giornata nel pari colto dalla Pergolettese contro la ex capolista Renate è stato il portiere Matteo Soncin, abile a neutralizzare un rigore della Pantere nerazzurre e che dimostrato di essere un estremo difensore di sicuro affidamento e di grande prospettiva per il futuro. Oltre al penalty, anche una parata spettacolare, su un colpo di testa ravvicinato e diverse situazioni pericolose sbrogliate con uscite su palle alte con perfetta scelta di tempo, lo hanno fatte eleggere, giustamente, come miglior giocatore in campo: “Abbiamo fatto un buon punto su un campo molto difficile - ha dichiarato in sala stampa - siamo stati bravi nell'atteggiamento; siamo partiti subito bene e anche nel secondo non abbiamo mai mollato. Nel primo tempo potevamo andare in vantaggio, mentre nel secondo hanno avuto qualcosina di più loro. Diciamo che come si è sviluppata la gara il risultato è stato giusto così: siamo contenti di questo punto".

"Sul calcio di rigore parato, avevo già visionato qualche rigore precedente che Maistrello aveva calciato. Un po' l’ho intuito e un po’ ho cercato di capire dove potesse tirare: l’ho indovinata. La parata più difficile però è stata quella sul colpo di testa. La palla non era veloce, non sapevo se era fuori, non mi sono fidato e con un colpo di reni l’ho alzata sopra la traversa. Il Renate è una squadra che si difende bene e molto compatta, come lo sono tante altre squadre nel nostro campionato. Penso che quest'anno il girone A sia molto più difficile ed equilibrato rispetto alle passate stagioni”.


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