Pergolettese, Mussa: "1 punto in 4 gare? Lavorato sulla sfera emotiva"
Settimana molto impegnativa per la Pergolettese che è chiamata ad affrontare Feralpisalò, Atalanta U23 e la neo promossa Caldiero Terme. Tre gare il cui esito può dare una impronta importante sulla classifica e sul ruolo dei gialloblù in questa stagione. Si inizia con i Leoni del Garda reduci da una stagione in serie B, e che fino ad ora non hanno ancora ingranato le marce alte, ma che hanno dalla loro un potenziale tecnico e qualitativo ancora inespresso.
“Sì, sappiamo che la Feralpi è una delle pretendenti ai primi posti - ha dichiarato mister Giovanni Mussa nella presentazione del match, - è una squadra forte nei singoli che sta ancora cercando, come un po' tutte le squadre in inizio stagione, la quadratura, però è una squadra di assoluta qualità. Dovremmo combatterla con le nostre armi e principalmente devono essere l'aggressività, la nostra organizzazione, la fame che serve per portare a casa quello che ci serve”.
Un punto in quattro partite: nella testa dei giocatori questo potrebbe un po' condizionarli: “Sicuramente il risultato condiziona chiunque. Chi fa risultato ha entusiasmo, chi ne fa meno pensa a tutte le difficoltà e non vede magari le cose positive. Abbiamo lavorato in settimana su tutta questa sfera che è quella emotiva, la più importante, perché le prestazioni le abbiamo sempre fatte. Abbiamo mollato con l'AlbinoLeffe e questo non deve più succedere perché non fa parte del nostro DNA, però la squadra è serena, ha lavorato fortissimo. Abbiamo la stessa identica voglia di fare punti che avevamo la prima giornata e ce la porteremo sempre”.
Sicuramente i giocatori hanno una gran voglia di riscattarsi, ma c’è anche il rischio che la troppa esuberanza possa magari squilibrare la squadra: “La ricerca dell'equilibrio l'abbiamo sempre avuta, se andiamo ad analizzare i gol che abbiamo preso l'unico dove eravamo disuniti è il secondo con l'AlbinoLeffe. È stato un passaggio un po' corto, dove il ragazzo non va incontro alla palla e poi concediamo spazio. Ma è successo perché in quel momento eravamo in controllo di tutto, stavamo attaccando per andare a pareggiare. L'equilibrio in campo l'abbiamo sempre mantenuto, invece a livello emotivo l'abbiamo perso negli ultimi 20 minuti: questo non deve più succedere perché sul 2-0 la partita non è finita. Il calcio insegna che si fa gol all'88esimo e si fa il 2-2 al 92esimo, quindi su quella noi dobbiamo sempre crederci”.