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Padova, Oddo: "Palermo più bravo di noi. Futuro? Le cose van fatte in 2"

di Valeria Debbia
Massimo Oddo

Massimo Oddo, tecnico del Padova, ha riconosciuto il valore del Palermo al termine della finalissima playoff che ha sancito la promozione dei rosanero in B: "Sono stati più bravi di noi, hanno meritato anche senza aver fatto chissà che, avevano più voglia e fame di noi. Non so dove vanno ricercate le spiegazioni: ci voleva più personalità, cattiveria e voglia. Anche all'andata è stata sul filo dell'equilibrio, ma abbiamo fatto errori, concesso il rigore, poi arriva l'espulsione e tutto diventa più difficile. Non era il solito Padova? Non lo so, dalla panchina non mi rendo conto della prestazione generale. Quello che ho visto è che abbiamo iniziato anche benino, siamo usciti diverse volte, ma quello che ho visto sin dall'inizio è stata poca incisività, contrasti sempre persi, quando le partite si mettono così diventa difficile. Alla base di tutto ci deve essere l'agonismo che è mancato e non conosco le ragioni. Le partite si possono giocare bene o male: oggi abbiamo fatto male. Forse c'è stato scoramento dopo il rigore. Non c'è stata la reazione giusta. Avremmo dovuto vincere i duelli, ma non lo abbiamo fatto. Futuro? Non lo so, sono molto dispiaciuto, lo siamo tutti. Per me è la prima volta, per tanti è la seconda ed è dura da digerire. Ora la società farà le sue valutazioni, non ci ho pensato prima e non ci penso adesso. Se mi vedo ancora qui? Le cose si portano avanti in due, quando sono arrivato non ho voluto contratti lunghi perché volevo conoscere l'ambiente e farmi conoscere, ora ci conosciamo a vicenda. La società ha valori e sotto quel punto di vista non ci sono problemi. Ma le cose vanno fatte in due. Bisogna capire programmi ed ambizioni. Tifosi? Noi siamo delusi e rammaricati, quindi immagino ciò che stanno vivendo loro: un incubo. Mi dispiace perché fanno tanti sacrifici. Più arrabbiato o dispiaciuto? Sono dispiaciuto, sono arrabbiato con me stesso, non me la prendo coi giocatori che fanno ciò che dice l'allenatore. Io mi metto sempre in discussione: una cosa è certa, ce l'ho messa tutta nonostante gli errori fatti".


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