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Padova, Andreoletti: "Niente turnover. Albinoleffe di mio zio? Ci ho parlato solo tre volte"

di Giacomo Principato

Matteo Andreoletti, tecnico del Padova, ha parlato alla vigilia della sfida con l'AlbinoLeffe, dove incontrerà lo zio Gianfranco Andreoletti da tempo alla presidenza dei lombardi: “Ci sono tutte le premesse per fare un’ottima partita. I parenti non si scelgono ma si acquisiscono, con mio zio ho parlato tre volte nella mia vita. Sento di più la partita con l’Atalanta. Andiamo a giocare su un campo in cui l’avversario mette intensità e agonismo. Dovremo pareggiare il livello di intensità che mette l’Albinoleffe. Ieri Spagnoli ha accusato un nuovo fastidio e non sarà a disposizione domani. Il fatto che ci siano 500 tifosi in trasferta mi riempie d’orgoglio, saranno dietro la panchina e spingeranno tanto la squadra. È chiaro che mancando Spagnoli non potremo mettere la doppia punta, sarei ipocrita se dicessi che voglio cambiare la squadra e l’impostazione tattica che abbiamo avuto sinora. La cosa importante è quella di fare punti domani, poi ci sarà una settimana cortissima in cui giocheremo tre volte. Turnover? Non l’ho mai fatto e non lo farò nemmeno domani. Mustacchio e Zoma hanno caratteristiche uniche nella categoria. Dovremo essere bravi a non sbilanciarci perché due giocatori con questa velocità può darci una mano. Spagnoli a parte tutti saranno a disposizione. L’Albinoleffe è molto ostico e non concede molto a livello difensivo. La famiglia? Nessuno viene a vedermi perché sono abbastanza insopportabile in panchina per cui mi stanno bene alla larga (ride ndr). A Padova sto bene, non mi manca casa. Domani tornerò a casa, ma per me l’unico derby è quello con l’Atalanta”.