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Lucchese, da magazzinieri a giardinieri: la parabola dei giocatori rossoneri

di Claudia Marrone

Un terreno giocabile, quello del “Porta Elisa”, che sabato ha ospitato una Lucchese devastata a livello societario, ma con gli attributi se si guarda il campo. Club da un lato, dipendenti dall'altro.
Ma questa è storia nota. Quello che è meno noto, è che, prima del match contro la Pro Patria (per altro vinto per 3-1), i calciatori – già improvvisatisi magazziniei e lavandai – hanno imparato un altro mestiere, quello del giardiniere.
A confermarlo, nel post gara del weekend è stato Matteo Zanini, come riferisce gazzettalucchese.it: “Quella di oggi (sabato, ndr) è stata una grande vittoria, un segnale forte che vogliamo dare a chi ci sta a guardare. Noi ci siamo nonostante tutto e tutti, ieri sera eravamo qui a tagliare l’erba nel campo”.
Sia chiaro: quella del giardiniere è una professione più che onorevole. Ma non è normale che chi deve fare altro – per di più se neppure pagato – si sobbarchi di ulteriori mansioni, non a lui spettanti. E' però vero che a Lucca, ormai, di “lineare” c'è ben poco...


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