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Legnago, Diaby: "Donati mi ha capito come uomo prima che come giocatore"

di Matteo Ferri

Il centrocampista del Legnago Salus, Aboubakar Diaby, ha raccontato la sua storia ai microfoni del quotidiano L'Arena: "Dalla Costa d'Avorio al Mali, quindi al Niger fino in Libia, dove dei banditi ci hanno catturato appena arrivati a riva, rinchiusi in una grande casa senza cibo e senza poter contattare i familiari. Sono felice di essere arrivato a Legnago, avevo bisogno di un allenatore che credesse davvero in me e Donati mi ha capito prima come persona che come giocatore. Gliene sarò sempre grato". Diaby è stato oggetto di insulti durante la gara contro la Pergolettese: "Mi hanno urlato scimmia, sono andato fuori di testa e ho reagito male negli spogliatoi. Non è da me, ma nel 2023 certe cose non possono accadere". 


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