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Girone A, le deluse del girone d'andata: dalla terza in classifica fino alla penultima

di Sebastian Donzella

Girone d'andata in archivio, tempo di bilanci. Non solo positivi ma, purtroppo, anche negativi. Ed ecco, di conseguenza, le deluse del Girone A dopo 19 giornate. Partendo dall'Union Brescia, comunque terzo in classifica, che però ha praticamente detto addio alla promozione diretta in Serie B: è vero che il Vicenza sta disputando un campionato (spaziale) a parte, ma i lombardi hanno accusato qualche calo di troppo, vincendo solo la metà delle gare fin qui disputate. Troppo poco per poter ambire al primo posto, insomma. È vero anche che, per la società, il passaggio da Salò a Brescia, oltre agli onori, ha portato a nuovi oneri. Ma l'esonero di mister Diana è il segnale di come il girone d'andata non sia stato esattamente quello voluto.

E si può essere delusi anche di un quarto posto. Chiedere al Cittadella che ha pagato a carissimo prezzo la retrocessione dalla B con un inizio di stagione disastroso: una sola vittoria nelle prime otto gare prima di mettere il turbo vincendone sette di fila. I buoi, sotto forma di Vicenza, erano già scappati dalla stalla. Finale d'andata nuovamente in calando, comunque, con un solo successo nelle ultime quattro ma con l'idea che potrebbe essere una delle grandi favorite ai playoff.

Scendendo vertiginosamente in classifica, non possiamo non citare il Novara. La nuova proprietà ha investito tanto in questo progetto ma i risultati sono altalenanti. Tanti, troppi pareggi, ben 12, con soli tre successi in questa prima parte di stagione. Tutti e tre arrivati nel giro di un mese, tra metà ottobre e metà novembre. Il che significa una striscia di nove gare consecutive senza vincere, a inizio campionato, e una nuova striscia di cinque gare senza successi, purtroppo ancora in corso d'opera. Sulla carta la rosa è ampiamente da playoff, anche da ottima posizione. La realtà, però, relega i novaresi nella parte medio-bassa della classifica.

In chiusura, chi è in zona playout. Come la Virtus Verona che è passata dai playoff della passata stagione e dal sogno Mastour ai soli 18 punti del girone d'andata. O come la Pro Patria, crollata in questi mesi, che evita l'ultimo posto solo grazie alle sventure della Triestina. A proposito dei giuliani, c'è poco da dire: una squadra che ha conquistato i punti per stare nei playoff e si ritrova ultima con il segno meno fa capire che in FIGC e Lega Pro c'è ancora tanto da lavorare. Lì la delusione non è sicuramente imputabile a giocatori e staff ma al "sistema".


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