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Arezzo, Luciani: "Niente alibi, ma qualcuno ci ha levato qualcosa"

di Giacomo Principato

C'è parecchio rammarico nella parole di Alessio Luciani che si portavoce di una squadra, il suo Arezzo, che viene raggiunto sull'1-1 nel finale dalla Pergolettese. Vibranti le proteste dei toscani per un calcio di rigore concesso, a loro avviso ingiustamente, ai lombardi. Il difensore degli amaranto dichiara così al termine della contesa: "Siamo una squadra che non cerca alibi da nessuna parte. Crediamo nel lavoro, nel sacrificio, nella costanza che ci mettiamo nel fare le cose e in questa gente che si sposta in massa per venirci a tifare. Qualcosa a loro dobbiamo dare e oggi (ieri, ndr) abbiamo dato il massimo: siamo usciti dal campo con le maglie super sudate. É sotto gli occhi di tutti che così non va per niente bene, meritiamo rispetto. Non ci sto assolutamente a pareggiare una partita in cui la Pergolettese fa un tiro in porta e calcia un rigore. Il nostro compagno di squadra ha mandato il pallone fuori dal campo evidentemente in vantaggio sull'avversario, non ci sta che noi dobbiamo prendere questo penalty. É andata così, ci sarà qualcuno che dovrà prendersi delle responsabilità per cercare di far sì che queste cose non succedano più o non sempre e solo a noi. Abbiamo fatto una partita perfetta dominando e facendo quello che ci aveva chiesto il mister, venivano da un periodo di inattività dovuto allo spostamento di una partita. Siamo amareggiati e arrabbiati, ma a testa alta. Meritavamo di vincere e qualcuno ci ha levato qualcosa".

Il terzino passa poi a un'analisi dell'incontro: "Nel primo tempo ricordo loro non hanno preso lo specchio della porta, mentre noi abbiamo creato tanto. Nel secondo non abbiamo chiuso la partita però non ci siamo abbassati e abbiamo tenuto alta la testa creando le nostre occasioni. Voglio solo prendermi ciò che è mio già da mercoledì e regalare una gioia ai nostri tifosi perché se la meritano".

Il classe '90 è stato adattato sulla fascia sinistra viste alcune assenze: "Spero che Borghini non abbia subito nulla di grave. Siamo un gruppo in cui tutti possono giocare titolari, c'era questa emergenza e mi sono messo a disposizione del mister come ho sempre fatto in carriera. Anche non essendo il mio piede ho cercato di dare il massimo, in maniera tale che la squadra possa portare a casa quel 100% che non è arrivato. Bisogna metterci sotto e ribaltare la situazione, meritavamo la vittoria ma qualcuno ce l'ha portata via ingiustamente".