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Top & Flop di Pescara-Latina

di Lorenzo Carini

Con un gol per tempo, il Pescara archivia la pratica Latina e si qualifica per i quarti di finale della Coppa Italia di Serie C: al prossimo turno, la formazione di Zdenek Zeman sfiderà la vincente di Catania-Crotone. A decidere la partita in favore degli abruzzesi sono state le reti di Cuppone al 34' e Cangiano al 95'. I novanta minuti, nel complesso, sono stati caratterizzati da poche emozioni da una parte e dall'altra, con la selezione laziale che nella ripresa ha cercato più volte la via del pareggio, senza tuttavia riuscire a rimettersi in carreggiata.

TOP
Romano Floriani Mussolini (Pescara): uno dei migliori in campo, ha modo di mettersi in mostra in particolare nel corso del primo tempo. Disputa una gara sicuramente molto positiva sul versante di sua competenza e, quando ne ha la possibilità, non si tira mai indietro neppure in zona d'attacco: è da una sua giocata, non a caso, che scaturisce il gol del vantaggio siglato da Cuppone. BRAVO

Ferdinando Del Sole (Latina): dà costantemente del filo da torcere a Moruzzi, finendo per vincere la maggior parte dei duelli con l'avversario. Molto attivo nei 45' iniziali, è l'uomo su cui si concentra il gioco offensivo dei nerazzurri anche nella ripresa: gli manca, tuttavia, quell'ultimo "mattoncino" necessario per far male ad un ottimo portiere come Plizzari. IMPORTANTE

FLOP
L'atteggiamento nel secondo tempo (Pescara): chiusa la frazione inaugurale sull'1-0, la squadra di Zeman disputa una ripresa ben al di sotto delle aspettative, limitandosi quasi esclusivamente alla fase difensiva ed esponendosi, di conseguenza, a più di un rischio sulle iniziative della compagine laziale. Per il primo "vero" tiro di marca biancazzurra nel secondo tempo si è dovuto attendere uno spunto di Franchini al 68': strano, considerando Zeman in panchina, ma vero. DA RIVEDERE

Il posizionamento degli attaccanti (Latina): detto di Del Sole come uno dei più propositivi nel corso della gara, va però anche sottolineato come i riferimenti offensivi nerazzurri si siano fatti trovare troppe volte in posizione di fuorigioco, vanificando in alcuni casi anche giocate importanti da parte dei centrocampisti. Se da una parte il merito è della retroguardia pescarese, dall'altra sarebbe stato necessario un pizzico in più di concentrazione al momento "clou". SEMPRE (O QUASI) IN ANTICIPO


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