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Padova, Torrente: "Mi è piaciuta la mentalità, nel finale qualche rischio"

di Stefano Scarpetti
Vincenzo Torrente

Il Padova ribalta nella semifinale di ritorno l'1-0 maturato nella gara di andata superando per 2-0 la Lucchese, approdando in finale dove affronterà il Catania in gare di andata e ritorno rispettivamente il 19 marzo e 4 aprile. Al termine del confronto il tecnico Vincenzo Torrente ha espresso tutta la sua soddisfazione in sala stampa ai canali ufficiali del club:

“Nel finale abbiamo concesso qualche situazione pericolosa però a livello di qualità di gioco e occasioni create abbiamo fatto molto. La squadra è in crescita a livello di gioco, è stata un’ottima partita. Peccato nel finale perché eravamo un po’ stanchi, ma Zanellati ha fatto delle grandi parate. È un ragazzo di qualità, si fa sempre trovare pronto. Ho 24 potenziali titolari e questo vale anche per lui, tutti possono giocare sempre, sono contento sotto questo aspetto. C’è la soddisfazione di essere arrivati in finale e complimenti ai ragazzi. Crescenzi era influenzato quindi abbiamo dovuto rinunciare a lui. Abbiamo gestito molto bene i momenti della partita, non c’è solo una partita da giocare nei 90’. Sotto questo aspetto stiamo facendo bene e stiamo crescendo, anche in campionato. A livello corale la squadra è in crescita, vedo miglioramenti continui. Mi è piaciuto molto il palleggio, i movimenti, sono convinto si possa fare ancora meglio. Sono orgoglioso di questi ragazzi, ogni giorno dimostrano attaccamento alla maglia e anche quando devono giocare 10/15 minuti rispondono sempre con grande professionalità. Cretella ha qualità nel tiro, mi dispiace non abbia segnato perché ha avuto due occasioni Di questa sera mi è piaciuta molto la mentalità, volevamo vincere e conquistare la finale, abbiamo avuto coraggio. Avremo tante partite ravvicinate, 10 partite in 40 giorni e avremo bisogno di tutti. La coppa mi è servita per dare minutaggio a giocatori che hanno meno spazio perché abbiamo bisogno di tutti. Adesso farò valutazioni partita per partita in base anche agli avversari. Poi chi entra segna, bisogna anche avere fortuna”


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