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TLP - CONSIGLI PER GLI ACQUISTI: FILIPPO LAURICELLA

di Sebastian DONZELLA

10 presenze nell'anno del debutto. Non male per un classe '94 alla prima esperienza nel mondo professionistico. TuttoLegaPro.com, nella sua rubrica "Consigli per gli acquisti", ha intervistato Filippo Lauricella, un passato nelle giovanili del Parma e una stagione tra i Pro con Renate e Bellaria.

Iniziamo dal futuro. Novità per la prossima stagione?

"Sono stato una settimana con il Lumezzane, ho avuto contatti con diverse società ma ancora aspetto notizie. Al momento mi sto allenando con la Castellana in Serie D e mi tengo in forma. Sono molto carico, vorrei tornare subito in campo: ho una gran voglia di lavorare e imparare".

Passiamo al campionato appena concluso. Emozioni discordanti, visto che il Renate s'è salvato e il Bellaria no...

"Ho giocato una decina di partite, debuttando con il Renate e trovando maggior spazio a Bellaria. Ho capito che la Lega Pro è un campionato molto difficile che spero di poter affrontare anche il prossimo anno. La retrocessione con i romagnoli è stata un dispiacere ma personalmente son contento di essermi messo in mostra: presenze in doppia cifra a nemmeno vent'anni sono un bagaglio d'esperienza inimitabile. 
Con i lombardi non ho giocato tanto ma è stata una bella esperienza perché ho avuto compagni molto forti ed esperti che mi hanno aiutato a crescere molto. A breve chiuderò il rapporto con loro dopo esser arrivato dal Parma e poi si vedrà".

Sei cresciuto anche tatticamente?

"Penso e spero di si. Il mio ruolo, soprattutto nelle giovanili del Parma, è sempre stato l'esterno d'attacco sia con il 4-3-3 che con il 4-4-2. Quest'anno ho giocato anche da esterno in un centrocampo a cinque e interno in una mediana a quattro. Quest'ultimo ruolo mi piace molto ma è anche il più difficile: devo crescere sotto l'aspetto difensivo".

Se non sarà Lega Pro cosa farai?

"La Serie D sarà un campionato importante, soprattutto dopo l'unificazione della Lega Pro. Quindi giocare nel massimo campionato dilettantistico non sarebbe un problema anche se, naturalmente, rimanere tra i professionisti sarebbe l'ideale. Sono inoltre un classe '94 il che, per l'età media, non guasta. Nord o Sud? Ovunque. Anzi, più lontano è meglio è perché affrontare esperienze lontane da casa ti aiuta a crescere. Anche se io sono già fuori casa da tanto tempo".


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