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Zampagna: "Allenare il Messina? Magari. Andai via per Di Napoli, ma..."

di Dario Lo Cascio

Riccardo Zampagna, storico bomber del Messina, intervenuto sulle colonne della Gazzetta del Sud, ha parlato della possibilità di allenare i siciliani: "Sono più di dieci anni che mi propongo o me lo propongono, ma ho perso ogni speranza. Non sono attrezzato per fare miracoli, però come voglia e passione per il calcio non mi sento secondo a nessuno. E in questo contesto potrebbe venire fuori una storia carina per il rapporto con la città e la gente. Mi ripropongo di nuovo, mai dire mai". 

Poi un retroscena: "Sono andato via perché non andavamo d'accordo, non c'è stata una vera e propria lite, non ci sopportavamo ed era diventata una problematica. Uno dei due doveva andare via e mi sono preso io la responsabilità. L'ho detto a Mutti prima di Messina-Reggina che finì 1-1, il giovedì. Il mister sbiancò. Ora comunque abbiamo fatto pace. Mi ha cercato per una partita tra Milano e Bergamo e dopo siamo andati a cena assieme. Gliel'ho chiesto io. Ha ammesso di non avere mai capito nulla del mio carattere, ma la ragione sta sempre nel mezzo, so che non è facile avere a che fare con me, perché non so mentire". 

Sul presente: "Abbiamo rivisto la curva al 70% contro la Gelbison, ma possiamo ancora migliorare. L'entusiasmo si può ricreare, io ci credo. Manteniamo la cultura del sentimento, questo è importante. Tanti bambini non c'erano nei miei anni ma sanno chi sono e questo vuol dire tanto. Si tramanda qualcosa, il volere bene a questi colori".