Violenza sessuale, confermate le condanne in appello per Manfrin (Virtus Verona), Visentin (A. Cerignola) e altri tre ex rossoblù con alcune riduzioni di pena
La Corte d'Appello di Venezia ha confermato la condanna dei cinque calciatori, appartenenti nel 2020 alla Virtus Verona, in merito al processo per stupro di gruppo nei confronti di una studentessa universitaria, amica di uno dei giocatori. L'accusa ha retto anche nel secondo grado di giudizio, con alcune delle pene in parte riviste.
Se in primo grado, infatti, tutti gli imputati erano stati condannati a sei anni, questa volta è stata ridotta a 3 anni e 4 mesi la pena per Stefano Casarotto (oggi nella FC Union Pro di Mogliano Veneto in promozione) e per Gianni Manfrin (l’unico ancora tesserato con la Virtus Verona). I giudici hanno infatti tenuto conto del percorso di giustizia riparativa intrapresa dai due.
Rivista infine anche la posizione di Daniel Onescu che quella sera aveva ripreso in video i suoi compagni: condanna a 1 anno e 10 mesi, pena sospesa. Anche in questo caso, nella sentenza di secondo grado è stato preso in considerazione il concordato in appello, con il giocatore che ha riconosciuto le accuse che gli sono state mosse, patteggiando quindi la pena.
Confermata, invece, la condanna a sei anni per Guido Santiago Visentin (in questa stagione all'Audace Cerignola) e per Edoardo Merci (tornato a giocare negli Stati Uniti).
A riportarlo è il Corriere del Veneto, in un articolo a firma della collega Beatrice Branca.