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Tedino: "Padova e Vicenza si giocheranno il campionato per valori"

di Antonino Sergi

Durante l'appuntamento odierno con A Tutta C sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto il tecnico Bruno Tedino. Queste le sue parole: 

C’è la percezione che la Serie C non sia più un fastidio come si pensava qualche anno fa?
“Si nota una sicurezza diversa, dall’acquisizione delle società che adesso fortunatamente fanno fatica a fallire. Prima c’era una grossa confusione, con l’intelligenza e la perseveranza una lega come la Serie C deve essere un serbatoio importante per tutto il calcio italiano”. 

La Serie C deve diventare il campionato dove si sviluppano i giovani?
“Fermo restando che deve essere importantissima la meritocrazia, io non credo che debbano giocare per forza i giovani. Bisogna farli migliorare con una certa competizione perché non deve essere obbligatorio farli giocare, ma devono farlo perché lo meritano. Spesso giocano solo perché portano soldi”. 

Nel girone A saranno Padova e Vicenza a giocarsi la promozione? 
“Penso che Padova e Vicenza si giocheranno il campionato per valori, società e ambiente, la Feralpi è leggermente in ritardo sulla tabella di marcia e ha clamorosamente toppato la Triestina, che sulla carta ha una squadra molto più forte di quello che sta dimostrando. Pensavo che queste Feralpi e Triestina potessero disturbare l’operato di Padova e Vicenza, sono state molto credibili e forti queste due squadre e se la giocheranno loro”. 

Quali elementi stanno emergendo in questo inizio di stagione?
“La conferma dell’Atalanta sicuramente sta colpendo, è una squadra giovane, ricca di talento e che gioca un bel calcio. Mi ha colpito il Picerno, una squadra che sta facendo benissimo con un calcio molto aggressivo e propositivo. Ha cambiato l’allenatore ma è rimasta la ricerca sistematica del buon calcio e di un gioco fluido ricco di sostanza”. 

Spal e Perugia sono le delusioni del girone B?
“La Spal è partita con un handicap leggero, ma mentalmente molto pesante perché la penalizzazione ti mette sempre in difficoltà. Poteva fare meglio, mentre il Perugia è stato leggermente sfortunato in alcune partite e può risalire, sia per importanza della piazza che per valori tecnici e possono rientrare tranquillamente nella corsa ai playoff. Io sinceramente non concordo con la formula attuale, il playoff fino al decimo posto è troppo, io direi di fare come la Serie B con sei squadre nei playoff. In Serie A funziona diversamente, portare nove squadre ai playoff sono molte, ma il sistema è questo è bisogna adattarsi. Ho fatto i playoff quando ci andavano solo le seconde classificate e la migliore terza, c’era più qualità in quel momento”. 

Nessuno parla della Torres, è una realtà che può fare quanto fatto lo scorso anno?
“È il terzo anno che continuano a fare molto bene, bisogna dare merito a una società che ha investito bene e solida, gioca un bel calcio e ha dei valori importanti”. 

Quando la rivedremo in panchina?
“Ho una voglia incredibile, sono a casa da un po’ e mi sento un leone in gabbia. Ho sempre fatto questi campionati, li guardo sempre con molto piacere ma ho voglia di tornare”.


A TUTTA C con Luca Bargellini e Luca Calamai. Ospiti: Luca Esposito, Bruno Tedino
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