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TC - Gravina: "Cambio format in C? Ogni Lega ha il potere di autodeterminarsi"

di Giacomo Principato

Raggiunto a margine dello Sport Industry Talk organizzato dal Corriere della Sera, Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha fatto il punto sulla riforma del campionato italiano: "Siamo a un punto di confronto continuo e costante, come sapete l'aver accelerato il processo attraverso l'idea di convocare un'assemblea straordinaria per modificare una norma che prevede il diritto d'intesa fra le leghe ha determinato un'accelerazione e questa accelerazione ha portato le Leghe professionistiche, in modo particolare la Lega Serie A, a proporre di non convocare l'assemblea aspettando una loro proposta. Ora l'aspettiamo: sarà un confronto aperto e costruttivo, che vogliamo condividere. Poi aspettiamo alcuni interventi, da parte del nostro governo, che possano favorire o agevolare alcuni processi nel rilanciare il calcio italiano".

La Lega Pro si è fatta avanti con un nuovo format. Qual è stato il suo primo approccio?
"Ogni Lega ha il potere di autodeterminarsi, ferme le valutazioni del consiglio federale, ma questo non ha impatto su promozioni e retrocessioni. È un fatto interno, nulla ha a che vedere con la riforma dei campionati italiani. È una proposta che prevede valutazioni su riduzione dei costi, su valorizzazione del brand e del campionato: non esprimo giudizi, ma altra cosa è la riforma dei campionati".

Oggi c'è stato l'appoggio del governo per Euro 2032.
"Notizia straordinaria per il calcio, per lo sport e per il Paese. È un evento che stiamo rincorrendo da diverso tempo, che il governo italiano e il suo ministro dello Sport, Abodi, ci appoggi è motivo di grande soddisfazione. Oggi siamo felici per questo supporto, dobbiamo trasformarlo in norme che ci portino ad essere valutabili positivamente da parte di tutto il comitato esecutivo UEFA".


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