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Seno: "Padova? Se non è la favorita numero uno, di certo ci va molto vicino"

di Valeria Debbia
Andrea Seno

Andrea Seno, ex centrocampista del Padova negli anni 80 per poi chiudere la carriera in biancoscudato nel 97/98, è intervenuto dalle colonne del Corriere del Veneto spiegando come vede la squadra patavina in vista dei playoff: "Vedo una squadra messa bene dal punto di vista atletico, che ha chiuso il campionato in crescendo. La preparazione è stata indovinata, altrimenti non si sarebbero fatti sette punti nelle ultime tre partite. L’aspetto fisico nei playoff è molto importante, se non corri in serie C non vai da nessuna parte".

L'ex centrocampista fa un passo indietro anche all'esonero di Torrente e all'avvento di Oddo: "Apparentemente può sembrare un non-senso, perché esonerare un allenatore che ha fatto 70 punti senza che a inizio stagione si fosse dichiarato di voler puntare alla promozione è davvero qualcosa di particolare. Siccome però sono uomo di calcio, devo aggiungere una cosa. Se la società ha deciso una mossa del genere, evidentemente avrà avuto i suoi buoni motivi. Dietro le quinte succedono tante cose, ci sono i rapporti fra direttore e allenatore, fra allenatore e senatori, fra allenatori e giocatori in generale, fra allenatore e società. Se una di queste componenti si rompe, neppure i risultati a volte bastano per tenere il tecnico incollato alla panchina. Oddo? Si è scelto il percorso più logico. Andando a prenderlo si è preso un allenatore che conosceva già la piazza, che conosceva la società e una piccola parte del gruppo. Sa cosa vuole Padova, sa perché è stato chiamato. È una scommessa ragionata, se vogliamo definirla tale".

Sul Padova come favorita numero uno per la promozione, Seno ha concluso: "Se non è la favorita numero uno, di certo ci va molto vicino: ha un organico completo e con tante alternative. Ha ricambi in ogni ruolo e a gennaio ha tappato pure diverse falle".