.

Monza, Anghileri: "Vi racconto le mie prime cento presenze in biancorosso"

di Valeria DEBBIA
Marco Anghileri

Marco Anghileri domenica entrerà nel novero di quei giocatori che fanno cifra tripla: cento volte, cento emozioni, cento spogliatoi con addosso la maglia biancorossa del Monza. In un calcio frullato, che ha ormai perso il fascino della bandiera, in cui l'essere calciatore sembra significare dover sviluppare la propria carriera in numerose città che divengono solo una cartolina da appendere al muro, senza mai la certezza di poter vivere il domani, festeggiare questo traguardo è motivo di orgoglio. Il terzino si è raccontato dalle colonne di Monza-News.it ringraziando per i numerosi auguri che sta ricevendo in queste ore: "Grazie a tutti coloro che mi hanno scritto e a tutti coloro che hanno creduto in me in tutti questi anni, tutti i tecnici che ho avuto: dal primo, quando ero piccolino all'Oggiono, a mister Asta che ha saputo cambiare la mia mentalità rendendola vincente, con lui sono diventato uno che non molla mai, che lavora giorno per giorno. Ringrazio infine tutti i tifosi che hanno creduto in me e spero di ricambiarli domenica con una vittoria e poi più avanti sempre con questa maglia".

Mister Antonino Asta nel suo augurio ha sottolineato che sarebbe fantastico se Anghileri riuscisse a superare il record di presenze del capitano storico, Fulvio Saini:  "Una bella responsabilità. Intanto spero di portare il Monza dove merita, il più in alto possibile, perché per i tifosi, per la piazza e per la città merita altre categorie. Ma per adesso pensiamo all'obiettivo di quest'anno: arrivare nelle prime otto. E' un campionato difficilissimo che verrà ricordato negli anni: otto retrocessioni sono davvero tante. Questo è l'obiettivo primario, pensando però anche di vincere la Coppa".

In un calcio dove le bandiere si ammainano ormai troppo facilmente, Anghileri spiega cosa significa a neppure 23 anni essere già a quota 100 presenze: "Sono molto contento di queste 100 presenze. E' stato un cammino iniziato bene il primo anno con mister Cevoli, che mi ha fatto esordire all'età di 18 anni ed è stata una stagione molto positiva dove ho conosciuto gente che - data la mia giovane età - mi ha aiutato molto, come Cudini, Iacopino e Barjie. Poi i due anni successivi sono stati difficili per me, in quanto ci sono state due retrocessioni e non ho giocato tantissimo, ma sono serviti per farmi le ossa e per capire tante cose. Infine questi ultimi due anni: grazie al mister, al direttore, alla fiducia della società e ai miei compagni più esperti. E' un piacere giocare con Polenghi, Grauso, Gasbarroni, Castelli, Sinigaglia, Cattaneo, Franchini, cerco di ricordarli tutti perché sono stati importanti per me e lo sono ancora adesso".

In tanti di lui hanno evidenziato soprattutto l'umiltà: "Sì, sono un ragazzo tranquillo. Magari non manifesto molto le mie sensazioni, ad esempio quando stavo male perché non giocavo. Ho sempre pensato che a lungo andare il lavoro sul campo mi avrebbe ripagato. E questo sta accadendo: spero di continuare così".

Quando Anghileri segnò la sua prima rete in biancorosso (la scorsa stagione nella gara casalinga vinta contro il Bassano, ndr) la dedicò ai cent'anni del Monza. Ed ora è proprio lui a festeggiare la quota 100: "Mi aspetto di continuare così. Mi ripeterò, ma spero di portare il Monza nelle prime otto e poi l'anno prossimo - sperando di rimanere qui - di portarlo in altre categorie".

Il classe 1991 racconta quindi il suo percorso calcistico: "Ho fatto tre anni all'Oggiono, tre anni al Como e poi nove anni qui al Monza: quattro di Settore Giovanile e cinque in Prima Squadra. Anche quelli a Como sono stati tre anni importanti per me, perché comunque la squadra lariana in quel momento era in Serie A: insomma ho fatto delle belle esperienze a livello di Settore Giovanile tra Como e Monza". E in vena di ricordi evidenzia: "Le due retrocessioni e la promozione sfumata dell'anno scorso fanno ancora male. Però sul campo abbiamo dimostrato di aver vinto il campionato. Lo abbiamo oramai accantonato, ma come squadra noi sappiamo che l'anno scorso siamo stati noi ad aver vinto. Proprio per questo, ora vogliamo riconfermarci puntando ad arrivare il più in alto possibile". L'esperienza in biancorosso è stata caratterizzata dal cambio di ruolo: "Tutto il Settore Giovanile l'ho fatto come esterno alto di destra o di sinistra. Poi con Cevoli che faceva il 3-5-2 mi sono adattato benissimo perché ho la corsa per fare il quinto e quindi tutta la fascia. Poi giocando a quattro sono diventato sia terzino destro sia terzino sinistro. Infine questi ultimi due anni il mister mi ha fatto giocare a sinistra e mi sono adattato abbastanza bene".

Non manca un accenno a temi di attualità, come il prossimo impegno di campionato con la Pergolettese, quando festeggerà sul campo questa importantissima 100esima presenza: "Domenica sarà una partita difficilissima, contro una squadra che è in lotta per la salvezza. Verrà qui a giocarsi quasi tutto, ma noi sappiamo che la vittoria ci darebbe uno slancio maggiore per affrontare al meglio gli altri sei impegni di campionato. E' adesso che si decide tutto ed ogni partita vale veramente sei punti". A Crema il Monza non hae fatto una delle sue migliori prestazioni, incassando una brutta sconfitta per 2-0: "Dobbiamo rifarci di quella brutta trasferta. Non abbiamo giocato bene, ma l'abbiamo già dimenticata essendo consapevoli delle nostre forze".


Altre notizie
PUBBLICITÀ