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Juary: "Non sapevo dove fosse Avellino, invece mi ha svoltato la vita"

di Matteo Ferri
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L'ex attaccante dell'Avellino, Juary Jorge dos Santos Filho, ha raccontato un aneddoto legato al suo passaggio in biancoverde nel 1980, sulle colonne de La Stampa: "Eravamo su un aereo per Roma, dove mi avevano convinto a salire con l'inganno, dopo qualche bicchiere di vino. Mi dissero che l'Universidade voleva visionare alcuni ragazzi ma mi sembrava strano. Nicola Gravina, manager che mi seguiva fin da ragazzino, confessò e io protestai, chiedendo dove c***o fosse Avellino perché non ci volevo andare. Poi incontrai il presidente Antonio Sibilia e fu la svolta della mia vita, Avellino diventò casa mia e il presidente il mio secondo papà. I tifosi e la città di mi adottarono e la tragedia del terremoto ci unì ancora di più. Oggi seguo ancora la squadra, so tutto dei biancoverdi. E poi l'Italia è la mia seconda patria, mia figlia Carolina vive a Salerno". 


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