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Gravina: "Format B, no ad altre fughe in avanti. Squadre B da rivedere"

di Valeria Debbia
Gabriele Gravina

Gabriele Gravina ha concesso ai colleghi de La Gazzetta dello Sport una lunga intervista dove ha affrontato per l'ennesima volta l'annosa questione del format della Serie B e delle seconde squadre: "La B tornerà a 22, l’ho già detto con chiarezza, a meno che non intervenga una decisione del Consiglio federale con la maggioranza dei tre quarti. Non saranno consentite ulteriori fughe in avanti. Se dovessi percepire minacce di nuovi contenziosi, adotterò tutti i provvedimenti necessari. Detto questo, possiamo stabilire il percorso che porti in via definitiva la Serie B a 20 squadre, con la mia disponibilità a proporre il blocco dei ripescaggiHo chiesto aiuto al Governo, ma fino ad oggi sono stati impegnati con altro. Ora sono tornati a concentrarsi sul progetto del semiprofessionismo. Se dovesse passare, scenderemmo a 40 squadre professionistiche (20 in A e 20 in B, ndr), senza spargimenti di sangue. Viceversa, mi troverei costretto ad invocare un commissario ad acta, perché il sistema così non è più sostenibile. Il calcio non è dei presidenti, ma di milioni di tifosi. È a loro che dobbiamo dare certezze. Comunque con le nuove licenze nazionali che abbiamo voluto approvare, vedrete che ci sarà una selezione naturale. Per molte società non sarà facile rispettare l’indice di patrimonializzazione previsto in B e C. Seconde squadre? Per come è stato frettolosamente concepito e introdotto dalla gestione commissariale, non è il mio progetto e lo chiuderò. Dobbiamo lavorare ad un sistema diverso, che premi davvero i giovani, innanzitutto abbassando il limite da 23 a 20 anni. Per com’è ora, serve solo a schierare giocatori in esubero".


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