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Grassani: "In caso di fallimento il Catania potrebbe restare in C"

di Giacomo Principato

Situazione intrigata in casa Catania col destino della società che si lega alle scelte dei tribunali. Ad analizzare la situazione e spiegare le prospettive rossazzurre a Telecolor è l'avvocato Mattia Grassani: “La tempistica con cui il Tribunale fallimentare di Catania si è mosso sicuramente non preclude la possibilità della continuità sportiva per quanto attiene la categoria di militanza perché statisticamente, quando i fallimenti vengono dichiarati nel periodo estivo, le possibilità di proseguire nella medesima categoria di appartenenza sono molto esigue - riprende tuttocalciocatania.com -. Invece il Catania si trova ancora nel girone d’andata, quindi se il Tribunale fallimentare dovesse dichiarare il fallimento, il giudice delegato riferirebbe al collegio e ritengo che la fine di novembre e la prima metà di dicembre siano compatibili affinché il Calcio Catania non venga cancellato dal calcio professionistico. A condizione che il Tribunale autorizzi l’esercizio provvisorio, consentendo dunque al Catania fallito di portare avanti la sua mission continuando a giocare il campionato di C e che di lì a breve il titolo sportivo venga reperito attraverso una procedura competitiva da un soggetto in grado di far fronte a tutti i debiti sportivi. Soddisfatti questi due presupposti, sussisterebbero le condizioni affinché il Catania completi la stagione e non perda il professionismo per inerzia conseguente al fallimento ma potendosi salvare sul campo fino all’ultima giornata di campionato nella stagione 2021/22. Ma speriamo che il Catania non fallisca perché parliamo di una società gloriosa che io ho seguito per tanti anni sotto la proprietà Massimino e Gaucci, una delle società di fascia media più longeve come matricola e anzianità federale”.


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