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Conte: "Non c'è ragione per cui proseguano le manifestazioni sportive"

di Valeria Debbia
Giuseppe Conte

Giuseppe Conte, presidente del Consiglio dei ministri, ha annunciato in diretta la stretta decisa dal governo, che riguarderà tutto il territorio italiano: "Vi comunico che abbiamo adottato una nuova decisione come governo. Siamo consapevoli di quanto sia difficile cambiare le nostre abitudini, ho la massima comprensione per tutti gli italiani, per i giovani. Purtroppo non c'è tempo, i numeri ci dicono che stiano avendo un aumento dei contagi, delle persone in terapia intensiva e dei deceduti. Le nostre abitudini, quindi, vanno cambiate, ora. Dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa: è per questo che abbiamo deciso di adottare misure più forti e stringenti, per contenere l'avanzata del Coronavirus e tutelare la salute dei nostri concittadini, che è il nostro obiettivo primario. Sto per firmare un provvedimento che possiamo sintetizzare con l'espressione: io resto a casa. Non ci sarà più una zona rossa, non ci saranno più una zona 1 e una zona 2 della penisola. Ci sarà un'unica zona: saranno da evitare su tutto il territorio gli spostamenti, a meno che non siano necessari per tre circostanze: comprovate ragioni di lavoro, casi di necessità e motivi di salute. Aggiungiamo un divieto degli assembramenti all'aperto e in locali aperti al pubblico. Comprendiamo la voglia dei giovani, non ci possiamo permettere più queste occasioni di aggregazione che diventano occasioni di contagio. Non è facile, sono consapevole della gravità di adottare queste misure, ma sono consapevole della necessità di intervenire in maniera più decisa". In seguito Conte ha anche annunciato lo stop ai campionati: "A questo punto non c'è ragione per cui proseguano le manifestazioni sportive, penso al campionato di calcio: dispiace dirlo ma i tifosi ne prendano atto. Non consentiremo che siano utilizzate le palestre per lo svolgimento di attività sportive".