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Bonatti: "Clotet brutto gesto. Triestina? Può arrivare ai playoff"

di Giacomo Principato

Il tecnico Andrea Bonatti, intervistato dai microfoni di TMW Radio, ha commentato diversi temi legati alla sua ex Triestina e non solo.

Sulla carta, in estate, si parlava della Triestina come una delle favorite per lottare per i primi posti. Cosa succede in questi casi per arrivare a un tonfo così forte?
“Valutare dall’esterno è difficile. La squadra ha sicuramente dei profili da primi posti, ed essendo stato personalmente a Trieste devo dire di non aver riscontrato troppe pressioni dalla piazza. Forse c’è stata qualche difficoltà di adattamento da parte di qualche straniero, ma il potenziale della squadra resta enorme.”

C’è quindi la possibilità di arrivare ancora ai playoff? 
“La storia ci racconta di squadre come la Virtus Verona che, due anni fa, a metà novembre era ultima con sette punti, mentre alla fine è arrivata ai playoff, dove è stata eliminata solo dal Pescara di Zeman. Questo ci dice che può farcela anche la Triestina, soprattutto per i valori che ha.”

Quello che è accaduto tra Clotet e Krollis può essere frutto del nervosismo di una squadra che non è abituata a certe zone di classifica? 
“Innanzitutto, se una persona ha queste reazioni molto forti, bisognerebbe capire che situazione sta vivendo. Il nervosismo di Clotet, essendo appena arrivato, non so però quanto possa essere legato solo all’ambito sportivo. Io non sono giudice né avvocato, ma non è stato un bel gesto.”

Nel Girone A il Padova appare sempre più lanciato. Pensi che possa essere solo una lotta a due con il Vicenza per la promozione?
“Sì, sono troppo avanti e hanno un divario di valori troppo ampio rispetto alle altre. Il Padova ora ha un’energia e una solidità che derivano anche dagli anni travagliati precedenti. Andreoletti è bravo, sono contento per lui. L’unica che può raggiungerlo è il Vicenza, mentre le altre sono troppo staccate.”

Nella Juventus Next Gen è arrivato l’esonero per Montero ed è tornato Brambilla. I bianconeri hanno pagato lo scotto del Girone C?
“Resto convinto che la squadra abbia qualità tecniche di alto livello; è una grossa sorpresa vederli così giù. Ho sempre espresso gradimento nei confronti della squadra e non mi capacito di questa situazione. La verità è che la squadra non ha solo i valori per salvarsi e sono convinto che, valutato il livello non così alto come si dice del Girone, possa arrivare tra le prime dieci.”

Può darsi che la squadra paghi la continua rivoluzione di anno in anno?
“Magari è una questione di adattamento, però conoscendo l’ambiente posso dire che la struttura gestionale è di assoluto livello per poter tamponare anche queste difficoltà.”

Lei mister, in bianconero ha allenato ragazzi che poi sono arrivati in Serie A come Soulè o Iling. Cosa si aspetta dal futuro per questi ragazzi?
“Anche De Winter, Savona e Mbangula. Fortunatamente sono stati tanti a crescere e questo mi riempie di soddisfazione. Sono tutti ragazzi fantastici, ognuno con le proprie caratteristiche. Come serietà e comportamento si meritano tutti il meglio, ma anche loro devono essere riconoscenti al percorso che è stato fatto fare loro dalla Juventus. Qualche mese fa ho mandato al direttore Scaglia un messaggio, dicendogli ironicamente che forse era addirittura troppo vedere i gol di Savona e Mbangula ai rispettivi esordi dal primo minuto. Questa valorizzazione e questa filosofia stanno proseguendo nella stessa direzione.”

Quando la rivedremo in panchina?
“Spero presto, vediamo se si concretizza qualcosa. Si spera di poter definire presto.”


A TUTTA C con Daniel Uccellieri Ospite: Andrea Bonatti (Allenatore)
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