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Binda sulla Turris: "Mi domando se sia giusto proseguire a ogni costo"

di Giacomo Principato

Lungo intervento nel corso di Turris Live per Nicola Binda, giornalista de La Gazzetta dello Sport che ha analizzato ogni dettaglio della situazione del club campano: "Per quanto riguarda la questione delle dichiarazioni non veridiche alla Covisoc, si tratterebbe di moduli F24 presentati come prova di pagamento che, a quanto pare, non rispecchiavano pagamenti effettivi. Se fosse davvero così, questo rappresenterebbe un falso, di solito punito solo con un’ammenda. In altri casi simili, infatti, si è trattato di sanzioni pecuniarie piuttosto che di ulteriori penalizzazioni - riporta Tuttoturris.com -. Rispetto all’entità della penalizzazione, una novità dalla fine della scorsa stagione è che, mentre in precedenza i deferimenti per il mancato pagamento delle tasse IRPEF e INPS erano accorpati in un’unica sanzione di due punti, ora vengono considerate due violazioni differenti: due punti per l’INPS e due per l’IRPEF. Se la commissione manterrà questo orientamento, i punti di penalità totali potrebbero essere quattro, a cui si aggiunge l’ammenda”.

Da considerare anche la possibile esclusione, che prenderebbe corpo nel caso in cui avvenga quando descritto: “Il prossimo 16 dicembre, se la Turris non dovesse pagare il pregresso relativo ai contributi INPS e IRPEF di luglio e agosto, oltre agli stipendi e contributi di settembre e ottobre, potrebbe essere esclusa dal campionato. Questo avviene se si saltano due scadenze. Tuttavia, se il club riuscisse a sanare la prima violazione, potrebbe evitare l’esclusione anche in caso di una nuova inadempienza sulla prossima scadenza, subendo solo un’altra penalizzazione, che ovviamente complicherebbe ulteriormente la classifica. Tra l’altro, il regolamento prevede che, in caso di esclusione dalla Serie C, non si potrebbe ripartire dalla Serie D ma solo da due categorie inferiori”.

Infine il giornalista fa una riflessione sulle sorti del club corallino: “Mi domando se sia giusto proseguire a ogni costo. La speranza sarebbe trovare un proprietario forte che possa garantire la solidità della squadra, ma continuare in queste condizioni, senza la possibilità di competere, diventa rischioso. Servirebbe un gruppo di imprenditori appassionati che, con le proprie forze unite, possa dare stabilità al club. La Serie C richiede una gestione solida, anche dal punto di vista economico, costruendo basi solide a partire dal settore giovanile per garantire entrate e risorse future. Se posso esprimere una riflessione, sembra che la società Turris stia facendo il possibile, con grandi sforzi, per partecipare a un campionato che forse non è nelle sue possibilità. Se non arrivano nuovi investitori o se non si riesce a costruire un gruppo societario stabile, forse sarebbe meglio fermarsi, rinunciare e ripartire dalle basi per costruire un progetto duraturo. È comprensibile che i tifosi desiderino rimanere in Serie C, ma sarebbe necessario valutare se è davvero possibile proseguire in questo modo, senza esporsi a rischi economici e sportivi".


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