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Belotti: "Sono diventato Gallo dopo un gol alla Feralpisalò"

di Matteo Ferri

Intervistato da Cronache di Spogliatoio, Andrea Belotti ha ripercorso la sua carriera, dagli inizi con la maglia dell'Albinoleffe. L'attaccante della Roma ha spiegato il motivo del suo soprannome: "Un mio amico si chiamava Juri Gallo, fu lui ad inventare l'esultanza con la cresta. Poi lasciò il calcio e aprì un bar a Calcinate, il paese in cui sono nato. Un giorno mi promise che sarebbe riuscito a liberarsi dal lavoro per venire a vedermi allo stadio e mi chiese di fare l'esultanza con la cresta del gallo in caso di gol. Giocammo contro la Feralpisalò e io, dopo due minuti, feci gol su assist di Karamoko Cissè, andando ad esultare sotto la tribuna. Solo dopo ho scoperto che Juri arrivò in ritardo e sentì il boato dello stadio mentre stava parcheggiando la macchina. A fine partita mi chiese di rifarla e così è nata la mia esultanza". 


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