Virtus Verona, Grandolfo: "Ritorno a Verona, città che mi era rimasta nel cuore"

22.07.2018 22:15 di  Anna Catastini   vedi letture
Virtus Verona, Grandolfo: "Ritorno a Verona, città che mi era rimasta nel cuore"
TMW/TuttoC.com
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

Colpo in attacco per la Virtus Verona che si assicura le prestazioni di Francesco Grandolfo.  Sette anni dopo aver indossato la maglia del Chievo, Francesco Grandolfo torna a Verona per vestire quella rossoblù della Virtus: nel mezzo una storia di luce e buio. 20 maggio del 2011: con Mutti in panchina per Ventura, il Bari, già retrocesso, cala il poker a Bologna. Tre gol portano la firma di Grandolfo. Apriti cielo: i titoli sul nuovo ragazzo prodigio si sprecano fino a scomodare ingombranti paragoni con Ventola e Cassano, gioielli del San Nicola: “Passata qualche settimana, mi presentai agli esami di maturità. Davanti a scuola trovai un stuolo di giornalisti ad attendermi. Cose da non credere” racconta a “Triveneto Goal”. 

Diciott’anni son pochi, ma tre palloni nel sacco in un pomeriggio di serie A bastano per cambiarti la vita: “Quella giornata non la potrò mai dimenticare. Sono ancora molto grato a Mutti, una gran brava persona. All’improvviso sentii però le aspettative salire su di me”. In estate il Bari lo gira in prestito al Chievo: “Fu una bellissima esperienza, ma ero troppo giovane. Ero chiuso da giocatori come Thereau, Paloschi, e Pellissier. Sergio mi prese sotto la sua ala protettiva, mi prestò persino i soldi per potermi comprare la macchina. È un grande uomo. Sono tornato a Verona perché già con il Chievo mi trovai bene in questa città e mi era rimasta nel cuore”.