Omicidio De Santis, svolta nelle indagini: arrestato un ex coinquilino

28.09.2020 23:10 di  Sebastian Donzella  Twitter:    vedi letture
Daniele De Santis
TMW/TuttoC.com
Daniele De Santis
© foto di Federico Gaetano

Leonardo Leone De Castris, procuratore di Lecce, alla stampa ha rivelato una svolta nelle indagini sull'assassinio di Daniele De Santis, arbitro di Serie C, e della sua compagna Eleonara Manta: "Le indagini sono verosimilmente terminate ma nulla ci dice che non possano continuare. Oggi abbiamo sottoposto a fermo, indiziato di delitto un giovane di 21 anni, De Marco Antonio, originario di Casarano, studente di scienze infermieristiche con apprendistato presso l'ospedale Vito Fazzi. Il movente è soltanto parzialmente ricostruibile e questo ha rappresentato una grande difficoltà iniziale per noi. La vicenda è stata seguita da 4 magistrati, il lavoro di polizia giudiziaria è stato brillantissimo, i Carabinieri si sono dimostrati eccellenti come sempre. Secondo l'impostazione accusatoria si fonda su elementi di prova rinvenibili principalmente su dati tecnici: visione delle telecamere, intercettazioni, comparazione calligrafica di un bigliettino perso dall'aggressore, pedinamenti, riprese filmate del soggetto. Siamo arrivati a lui anche attraverso immagini non pubblicate per fortuna dai media in questi giorni e all'accertamento che questo soggetto era stato coinquilino, cioè affittuario di una stanza nei mesi precedenti e verosimilmente fino ad agosto scorso.

La ricostruzione dell'episodio ci dice che sicuramente c'è stata una fortissima premeditazione e questo è rinvenibile sia dalle attività di ispezione fatte dal soggetto nei giorni precedenti e nella giornata dell'episodio sia dall'interpretazione dei famosi cinque foglietti in cui vi è non soltanto uno studio dell'itinerario da seguire per evitare le telecamere ma vi è purtroppo anche la programmazione delle modalità dell'azione omicidiaria che sarebbe dovuta essere preceduta anche da un'attività preliminare prodromica all'omicidio. Su questo non posso darvi altri dettagli però ciò che è stato rinvenuto nell'abitazione, ovvero le striscette stringitubo e altro materiale, ci indicano questa pista e ci fanno propendere per l'ipotesi che l'omicidio in realtà dovesse essere una rappresentazione anche per la collettività. Su questo mi fermo. Ovviamente nella presunzione d'innocenza questa è la nostra ipotesi accusatoria. Ci auguriamo che ci sarà una confessione. Possiamo dire che da oggi la città di Lecce esce da un incubo perché questa vicenda ci ha intimamente preoccupati, si tratta di una rarità nel panorama della criminologia penale che speriamo di approfondire nei prossimi giorni".