Mantova, Belfanti vuole il club: "Sono stufo di vederlo in queste condizioni"

Mantova, Belfanti vuole il club: "Sono stufo di vederlo in queste condizioni"TMW/TuttoC.com
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mercoledì 17 settembre 2014, 16:20Altre news
di Alessio LAMANNA

"Sono pronto a comprare il 100% del Mantova". Con queste parole, raccolte dalla Gazzetta di Mantova, Piervittorio Belfanti si inserisce nella querelle societaria virgiliana. Ieri l'imprenditore mantovano, che opera nel settore della ristorazione, è stato assolto da un'accusa di frode fiscale e ora vuole recuperare il tempo perso e prendere le redini del club della sua città. Un colpo a sorpresa proprio mentre, dopo la travagliata vicenda con Esposito, la trattativa tra l'attuale società e Di Matteo sembrava avviarsi verso una conclusione positiva: "Di Matteo sta trattando da mesi, perché non è ancora entrato?", riflette Belfanti. "Se un gruppo vuole rilevare il Mantova per fare cose importanti, può farlo senza girarci tanto intorno. Da tifoso, sono stufo di vedere la squadra della mia città ridotta in queste condizioni: da mesi attorno a una società agonizzante si accalcano personaggi che tentano di entrare nel club spendendo il minimo, per poi recuperarlo con gli interessi portando dentro giocatori (di prima squadra o del vivaio) i cui genitori sono disposti a pagare fiori di quattrini. Noi siamo pronti e chiediamo pubblicamente di sederci a un tavolo con l’attuale proprietà e l’amministrazione cittadina, in modo che tutto si svolga alla luce del sole".

Belfanti continua presentando chi vuole dargli una mano nell'acquisizione del Mantova: "Con me ci sono il costruttore toscano Federico Clementini, Morris Pagniello, Giuseppe Iaquinta e Leonardo Varacalli. Voglio fare qualcosa per la mia città, ma non solo a livello calcistico. Abbiamo un progetto articolato, con importanti investimenti immobiliari che riguardano la costruzione di un centro commerciale, la ristrutturazione di palazzi del centro e anche l’idea di un nuovo stadio, da realizzare in cambio dell’area dell’attuale Martelli. Iaquinta è con noi perché vuole portare il figlio ad allenare".

Un intervento a gamba tesa in una situazione societaria che resta ingarbugliata. In Viale Te ci sarà spazio per Belfanti e i suoi?