Viterbese, la rabbia di Sottili: "Non siamo a giocare alla parrocchia"

17.12.2017 21:50 di  Claudia Marrone  Twitter:    vedi letture
Fonte: Dal nostro inviato al "Mannucci" Stefano Scarpetti
Viterbese, la rabbia di Sottili: "Non siamo a giocare alla parrocchia"
TMW/TuttoC.com
© foto di Area Comunicazione AS Viterbese Castrens

Non è affatto soddisfatto del pareggio ottenuto contro il Pontedera, il tecnico della Viterbese Stefano Sottili, che a margine del match, nella sala stampa del "Mannucci", si è così espresso:

"Dobbiamo crescere, è la prima volta da quando alleno qui che andiamo in svantaggio, e questo è un fatto che mi ha colpito parecchio in negativo: ok l'episodio, ma non questo non ci deve poi condizionare nella prestazione, l'episodio può succedere e amen. Il problema non è stato di Iannarilli, ma di 7/8 che hanno avuto una metamorfosi clamorosa: è una situazione da correggere in fretta se vogliamo stare nelle prime cinque posizioni come mi ha richiesto il presidente. E neppure possiamo concedere l'ultima palla gol una volta che si è acciuffato il pari. Questa è follia pura, e io non posso permettermi di avere una squadra folle: mi sta bene provare a vincerla, ma rischiare no, non siamo a giocare alla parrocchia. Chi lo capisce bene, chi non lo capisce fa fatica a giocare con me".



Prosegue poi: "Sono d'accordo quando si dice che dal gol subito fino alla fine del primo tempo siamo stati un pò così, poi abbiamo capito, e non so quanto mi sono sgolato per dirlo ai ragazzi, che dovevamo nuovamente venire fuori. Dobbiamo ancora crescere tanto per recitare un ruolo da protagonisti nel campionato. Comunque a ora potrei dire che quello di oggi è un punto guadagnato, se avessimo perso all'ultimo sarebbero stati due punti persi".

Parlando invece del gol dei suoi, che ha scatenato le proteste locali: "L'arbitro ai giocatori in campo ha detto che l'assistente si era fermato per capire se qualcuno avesse toccato la palla, quando ha capito che non era così ha convalidato il gol".