Massimiliano Pesenti, il miglior attaccante del Girone A

11.05.2018 06:00 di Claudia Marrone Twitter:    vedi letture
Massimiliano Pesenti, il miglior attaccante del Girone A
TMW/TuttoC.com
© foto di Francesco Inzitari/ILoveGiana

"Il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette. Quest'altr'anno giocherà con la maglia numero 7": cantava così Francesco De Gregori nella canzone La leva calcistica della classe '68, ma i tempi in cui Massimiliano Pesenti aveva le spalle strette sono ormai andati, anche se il 7 è arrivato a indossarlo. E non un 7 qualunque, ma quello che a Piacenza, sua attuale squadra, hanno indossato Maresca e Rastelli. 
Classe '87, 184 cm per 73 chili, ma soprattutto la voglia di riprendersi definitivamente quella Serie B solo assaporata negli anni all'AlbinoLeffe: i playoff possono essere la sua grande occasione, e stasera...che si aprano le danze!
Secondo TuttoC.com, è lui il miglior attaccante del Girone A.



Ci sono sicuramente altri attaccanti che si sono distinti, Tavano della Carrarese su tutti (una rinascita che non è passata inosservata) oppure Daniele Vantaggiato del Livorno (in sovrappeso si, ma winner match dei labronici), ma Pesenti ha avuto quel qualcosa in più, quel qualcosa che nel calcio moderno viene troppo spesso a mancare: ha avuto quel coraggio non banale di mostrare il lato umano di questo sport, quello che fa bene mostrare. Per far capire che anche il calcio può ancora trasmettere dei valori. Prima del derby contro il Pro Piacenza, giocato lo scorso 21 aprile, dopo il riscaldamento, ha chiesto alla compagna di sposarlo: i piccoli raccattapalle hanno indossato delle magliette che componevano la scritta "Micol mi vuoi sposare?", permettendo all'attaccante di uscire dal campo per consegnare l'anello all'ignara compagna, Micol Limido. Non sono mancati i perbenisti che hanno dovuto obbligatoriamente screditare il gesto, ma alla fine, ripetiamo, certi messaggi è bene che siano veicolati anche dal calcio. Se il calcio deve essere lo specchio della vita, come sta diventando, è giusto promuovere delle belle scene. 

Ovviamente, il bomber ha però parlato molto anche in campo, a suon di gol. Stagione divisa tra Pontedera e Piacenza, che lo ha visto siglare, in tutto - e al netto di una fascite plantare che lo ha tenuto per circa un mese ai box -, ben 12 le reti siglate, a fronte dei 2.634' giocati: tradotto, un centro ogni 219'. Con punti pesanti, sette in quattro partite, consegnati ai biancorossi nella fase cruciale del torneo, quella che ha dato la scossa prima del rush finale, dopo ha siglato il gol dell'1-1 contro il Livorno all'ultima di campionato. Si parte dal match contro il Prato, gol dell'1-0, si passa poi alla successiva gara contro la Giana Erminio, in svantaggio punita da Pesenti e poi abile a pareggiare, si arriva alla gara contro la Viterbese in terra laziale, con il classe '87 che firma il secondo gol piacentino, quello dell'1-2; nel mezzo, per cronaca, gare a secco contro la Carrarese. Da segnalare, comunque, che anche a Pontedera, eccezion fatta per le gare contro Arzachena e Arezzo, le reti del bomber hanno sempre portato punti, con la squadra salutata con la tripletta rifilata a dicembre alla Lucchese, che consegnò ai granata il possibile scontro diretto; proprio in Toscana, più prolifici i compagni a sfruttare i suoi assist vincenti, 3 contro il solo piacentino. 
Piacenza spera nel futuro, Pesenti pure.