FOCUS TC Girone A, la Top 11 del girone di andata

Modulo 3-4-3
24.12.2017 22:30 di Claudia Marrone Twitter:    vedi letture
M. Pesenti (Pontedera)
TMW/TuttoC.com
M. Pesenti (Pontedera)
© foto di Francesco Inzitari/I Love Giana

Si chiude la prima parte di stagione e, con a seguito di questo, arriva anche il momento dei primi bilanci per le formazioni di Serie C. In attesa del calciomercato di gennaio, che potrebbe ridisegnare le gerarchie e portare alla ribalta volti nuovi nel rettangolo verde, è giusto dunque dare spazio ai migliori protagonisti del campionato.
Girone per girone, ecco il meglio del gruppo A. 

 
PORTIERE:

Antony Iannarilli (Viterbese): 23 gol subiti in 18 gare non sono poi così tanti, anzi, ma più che questo dato c’è da considerare tutte le volte in cui il portiere si è dimostrato una vera saracinesca, tenendo a galla la squadra anche nei momenti di lieve flessione: per il reparto arretrato è sempre stato indispensabile. Chiaramente, al momento in cui, con qualche aggiustamento, la difesa si è irrobustita ha fatto ancora meglio.

DIFENSORI

Michele Rinaldi (Arezzo): per un Moscardelli che ha sempre segnato e ha tenuto la barca in pari quando ci sono state grosse difficoltà, c’è un Rinaldi che in difesa ha sempre fatto la voce grossa, soprattutto nella seconda parte di questo girone di andata ormai archiviato. Costantemente attento e lucido, ha mostrato solidità nel ruolo che gli compete, ma anche una buona vena offensiva che lo ha visto alle volte protagonista in ripartenze e tentativi di gol.

Andrea Montesano (Giana Erminio): praticamente elemento inamovibile della retroguardia gianese, con una certa costanza di rendimento, costretto spesso anche a un lavoro più oscuro che alle volte è passato, a prima occhiata, inosservato, ma si è invece rivelato determinante ai fini del risultato. Non ha mai disdegnato l’aiutare la squadra in fase anche più di spinta, mentre dietro, con Bonalumi, ha formato un buon duo centrale che si è fatto valere anche di fronte ad avversari più ostici

Andrea Lisuzzo (Pisa): anima della squadra, capitano dentro e fuori dal campo pur senza fascia. Ha dominato la difesa nerazzurra, tra le meno battute di Italia, facendo sempre la voce grossa e mostrandosi una vera sicurezza, in grado di far valere l’esperienza sia contro i giovani che contro gli elementi più titolati. Poi è stato relegato alla panchina, scelta tecnica (?) e la squadra ne ha risentito, mancando dello scatto di maturità.

CENTROCAMPISTI:



Francesco Valiani (Livorno): pescare il migliore tra il Livorno è cosa notevolmente ardua, ognuno ha fatto la sua parte e anche di più, ma la scelta di premiare Valiani è dovuta al fatto che il trequartista è stato il più jolly tra tutti, avendo ricoperto praticamente ogni posizione che andasse dal centrocampo alla trequarti, da destra a sinistra. E sempre con cognizione di causa, senza sbagliare mai una partita. Anzi, condendole con gol e assist.

Andrea D’Errico (Monza): elemento quasi imprescindibile per la fascia brianzola, dove ha saputo far scorribande di ogni genere, risultando spesso una vera spina nel fianco per le difese avversarie e impreziosendo diverse prestazioni con gol di un certo spessore. Ha dimostrato di saper coprire tutto il campo, ripagando la fiducia che gli è stata data da mister Zaffaroni: dedizione, senso del sacrificio ma anche senso del collettivo. Tutte le caratteristiche per fare strada.

Gregorio Luperini (Pistoiese): si gioca con Hamlili il posto come miglior calciatore della truppa orange nel girone di andata, ma in più all’italo-marocchino ha quattro gol, di cui alcuni anche decisivi. Dopo l’avvio, ha mostrato un percorso di crescita e di costanza, offrendo sempre prestazioni di livello dove si è distinto sia in fase di copertura che in fase di impostazione: il tutto con una certa fluidità.

Stefano Guberti (Robur Siena): è stato il colpo big dell’estate, e non ha disatteso le aspettative, mostrandosi un valore aggiunto a una formazione già ben strutturata come quella bianconera. Quantità e qualità non sono mai mancate, a centrocampo ha spesso messo ordine e geometrie; e la prima di stagione è stata anche arricchita da cinque centri.

ATTACCANTI:

Massimiliano Pesenti (Pontedera): per la Serie C è un veterano, e lo dimostra con il suo atteggiamento in campo, dove, in una formazione giovanissima, sa far valere la sua esperienza senza presunzione ma anzi, con massima funzionalità per la squadra, che si carica sulle spalle in più di una circostanza. Per chi gli contesta i pochi gol, cinque, una nota: tante volte il classe ’87 si trova ad arretrare diversi metri per aiutare in fase di copertura. E il fiato ne può risentire. 

Michele Vano (Arzachena): una struttura fisica come la sua è sicuramente di aiuto per scardinare le retroguardie avversarie, ma c’è anche da annotare che l’attaccante non ha mai sentito il peso dei sui 190 cm per 80 kg che si è portato dietro in tante scorribande sulla fascia, dove ha macinato chilometri anche per salire alle volte ad aiutare i suoi. Dimostra una profonda intelligenza tattica, che si vede soprattutto nei dettagli: falli procurati o palloni giocati, a esempio.

Daniele Ragatzu (Olbia): nel momento di stand by della squadra, tutto quello che ha comunque fatto potrebbe anche essere passato inosservato, ma c’è stato: prestazioni, grinta e tanto gioco per i compagni, con conseguente sacrificio della fase realizzativa e della classifica cannonieri, dominata comunque per largo tempo. Il problema è che alle volte ha predicato troppo nel deserto, in uno sport dove servono le forze di undici persone, ma è stato decisivo anche quando sottotono.