E' testa a testa Livorno-Robur per la promozione diretta in B

25.03.2018 06:00 di Claudia Marrone Twitter:    vedi letture
E' testa a testa Livorno-Robur per la promozione diretta in B
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Scivoloni, passi avanti, cadute più o meno rovinose, alzarsi e ripartire: nel complesso, e molto in generale, senza entrare troppo nello specifico, si può raccontare così il cammino di Livorno e Robur Siena in questo Girone A, con le squadre che occupano rispettivamente il primo e il secondo posto della graduatoria che ormai, da tempo immemore, vede le due formazioni in lotta per la promozione diretta in Serie B.
Certo, la Robur qualcosa in più avrebbe potuto fare in passato, alcune prove di maturità sono state fallite, ma a ogni modo i bianconeri sono gli unici che hanno dimostrato di poter competere con gli amaranto che - onor di cronaca - hanno da recuperare una partita, quella con l'Arezzo, e hanno già osservato il turno riposo, a differenza dei diretti concorrenti.
Ma, nonostante questo, il campionato è ancora paradossalmente lungo, e altri sorpassi e controsorpassi sono possibili.



Il Pisa, intanto è fuori dai giochi. Non per la promozione, ci mancherebbe altro, ma di sicuro i nerazzurri, se vorranno tornare subito in Serie B (obiettivo sbandierato a più riprese dalla proprietà), dovranno passare dalla lunga lotteria play off: il primo posto è una chimera. L'imbarazzante prestazione contro la Carrarese è stata l'ennesima prova di immaturità caratteriale, aggiunta a una tattica non particolarmente eccelsa, che ha fatto si che i toscani fallissero ancora più prove della Robur. Troppe teste a ragionare, ruoli a tratti confusi: ma è sempre bene ricordare che il DS deve fare il DS, l'allenatore deve fare l'allenatore, il presidente deve fare il presidente e così via. Ormai è tardi, che serva però di lezione.

Discorso diverso per la Viterbese. La formazione con l'arrivo di Sottili ha avuto una più che positiva impennata e si è forgiata nel carattere, al netto di qualche fisiologico errore che nell'arco di una stagione può comprensibilmente starci: nessuno però, in casa gialloblù, ha mai parlato di promozione diretta o fatto eccessivi proclami, tutti erano forse coscienti che i laziali potessero essere l'outsider, e su questo fronte si sono impegnati, riuscendoci. Il primo posto difficilmente sarà raggiunto, ma con il coltello tra i denti il club di patron Camilli darà fastidio a chiunque fino all'ultimo per potersi piazzare nella miglior posizione di classifica e godere di una buona griglia play off. Che magari sarà il giusto viatico per...beh, oBiettivo chiaro.